Elezioni Polonia: Duda batte Trzaskowski al fotofinish | Matteo Cazzulani, Cracovia Polonia
Cracovia (Polonia) - Non doveva essere battaglia fino all'ultimo voto, invece lo è stato. Vi è un sapore di vittoria misto ad una sconfitta (scampata) nel risultato elettorale di Andrzej Duda, presidente uscente, di orientamento conservatore, riconfermato alla guida della principale carica dello stato polacco.
Duda, preferito dal 51% circa dei votanti, è infatti riuscito ad arginare la rimonta che lo sfidante, Rafal Trzaskowski, sindaco di Varsavia di orientamento moderato, ha saputo portare avanti con caparbietà, al punto da sfiorare una vittoria che avrebbe avuto dello storico.
Convito di una vittoria facile al primo turno, Duda ha infatti sottovalutato l'impegno elettorale, finendo per vedere il proprio vantaggio ridursi progressivamente dalla discesa in campo di Trzaskowski, che in sole cinque settimane ha costretto il presidente uscente al ballottaggio, per poi giocarsi la presidenza al ballottaggio all'ultimo voto in una elezione dall'affluenza record (68,12%).
Secondo i dati quasi completi (99,97%) emanati dalla Commissione Elettorale Centrale, Duda è stato preferito da circa 500 mila elettori in più di Trzaskowski. Il presidente uscente ottiene la riconferma grazie al voto delle campagne e dei voivodati dell'est del paese, vincendo di misura in solo un capoluogo di regione quale Resovia (Ciscarpazia). Il sindaco di Varsavia è preferito nei Voivodati occidentali e costieri, oltre che dai votanti delle principali città del paese: Varsavia, Cracovia, Lodz, Danzica, Poznan, Katowice e Breslavia (Wroclaw).
La riconferma di Duda permette al partito conservatore Diritto e Giustizia, di cui sia Duda che il premier Morawiecki sono espressione, di restare saldamente al governo del paese, con la possibilità di attuare un programma politico senza particolari intoppi.
Nei confronti dell'Europa, la Polonia continuerà a porsi come il paese guida dell'iniziativa Tremari, comprendente gli stati UE ubicati tra Germania e Russia, tra Mar Baltico, Adriatico e Mar Nero, che vedono nell'asse franco-tedesco un attore concorrenziale, se non addirittura ostile, in seno all'Unione.
La Polonia continuerà altresì a vedere negli USA e nella NATO (e non tanto nell'Europa) l'unica garanzia per la propria sicurezza nazionale, ponendo un considerevole intoppo al piano di rilancio europeo proposto dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel in occasione del semestre di presidenza europeo della Germania.
L'opposizione deve reinventarsi
Ciò nonostante, la vittoria risicata di Duda rende chiaro come una vasta opposizione, che comprende moderati, progressisti e nazionalista-libertari, è ben radicata nel paese, e pronta a compattarsi per opporsi alle politiche dell'attuale amministrazione.
Grazie alla storica rimonta elettorale, nonostante la sconfitta, Trzaskowski si pone altresì come il legittimo capo di un'opposizione decisa a prepararsi per spodestare Diritto e Giustizia dal governo in occasione delle prossime elezioni, che però non avverranno a breve.
Tuttavia, per potere battere Duda e i conservatori, l'opposizione guidata da Trzaskowski dovrà sapere superare lo steccato ideologico del centrodestra, al fine di creare una vera alternativa a Diritto e Giustizia e alla sua retorica di destra sociale che, dopo avere rinunciato alla tentazione di corteggiare i nazionalisti-libertari, incorpori, e sappia mobilitare con maggiore forza, sensibilità ecologiste, progressiste ed euro-internazionaliste.
Matteo Cazzulani, Cracovia Polonia
13 luglio ore 11