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Ex INAM. La maggioranza di Perri non vota odg del PD

| Scritto da Redazione
Ex INAM. La maggioranza di Perri non vota odg del PD

Ex INAM. La maggioranza di Perri non vota odg del PD
Ordine del giorno presentato il 6 luglio 2011 da consiglieri vari del gruppo consiliare Partito Democratico (primo firmatario Maura Ruggeri) con cui si impegna il Sindaco a farsi garante dell’apertura di un percorso di confronto in merito al progetto di rilancio dell’ex I.N.A.M.
Premesso che compete al Sindaco in quanto organo responsabile dell'Amministrazione Comunale e in qualità di Presidente della Conferenza dei sindaci dell'ASL un ruolo di primo piano in ordine alla promozione della salute dei cittadini; in data 27 giugno si è tenuta la riunione congiunta dell'Ufficio di presidenza e della Commissione Bilancio e Affari Istituzionali della Provincia a cui hanno partecipato il sindaco ed i direttori generali dell'Azienda Ospedaliera e dell'ASL; in tale riunione sono stati presentati: un progetto di riallocazione dei servizi ora prestati presso il poIiambulatorio ex I.N.A.M., in parte presso l'Ospedale ed in parte presso gli studi dei gruppi di medici per le cure primarie e la destinazione dell'ex INAM a polo universitario per le professioni sanitarie; il poliambulatorio specialistico ha visto negli anni una progressiva riduzione della sua attività per l'attività specialistica con spostamento dell'utenza verso gli ambulatori ospedalieri pubblici o convenzionati; l'ipotesi di chiusura del poliambulatorio tuttavia costituisce motivo di preoccupazione presso i cremonesi come testimoniato dalla significativa raccolta di firme per il mantenimento del presidio.

Considerato che: intorno all'ipotesi della direzione ospedaliera si è aperto un acceso dibattito, forti sono le perplessità e diverse le domande che provengono da diversi soggetti a vario titolo interessati; da più parti viene espresso il timore che la ipotizzata riallocazione possa tradursi in realtà in sottrazione e dispersione di servizi; nessuna posizione tra quelle pubblicamente espresse si limita alla difesa dell'esistente, ma è condivisa l'idea che siano necessari un rilancio ed un nuovo progetto; il progetto sull'ex I.N.A.M. deve ispirasi ad un'idea che sia innovativa e migliorativa rispetto a ciò che oggi viene offerto ai cittadini garantendo l'integrazione e la continuità assistenziale; il riferimento a cui si guarda è costituito dal modello "case della salute" già attivo in altre realtà; i punti fermi emersi dal dibattito per un progetto che si muova in tal senso risultano essere i seguenti : coinvolgimento dei gruppi di medici di base; accorpamento ed integrazione di funzioni diagnostiche e specialistiche di base con estensione della continuità assistenziale sulle 24 h che offrirebbe un'alternativa al pronto soccorso per i cosiddetti codici bianchi; il Sindaco ha dichiarato di volersi fare interprete delle preoccupazione dei cittadini e di non voler chiudere il confronto. Tutto ciò premesso il Consiglio comunale impegna il sindaco a farsi garante dell'apertura di un percorso di confronto e di partecipazione tra tutti i soggetti interessati che, prendendo a riferimento il modello case della salute, possa esaminare le diverse proposte in campo; a farsi parte attiva, a tal fine, affinché venga costituito un tavolo che veda rappresentati il Comune, la Provincia, l’Azienda Istituti Ospitalieri e l’ASL, i gruppi di medici associati, i sindacati, le associazioni di volontariato più attive in sanità e nel sociale che, supportato da tecnici e specialisti del settore, possa condurre alla messa a punto di un progetto il più possibile condiviso.


Dopo che l’ordine del giorno è stato ampiamente illustrato dalla consigliera Maura Ruggeri - che ha ribadito la necessità di arrivare ad una proposta di indirizzo che sia oggetto di confronto con tutte le parti prima che la decisione sull’ex I.N.A.M. sia presa, così che il sindaco se ne faccia carico - si è aperto il dibattito che ha visto l’intervento del consigliere Domenico Maschi (Popolo della Libertà) che ha proposto questo emendamento al documento presentato dalla minoranza: Il Consiglio comunale impegna il Sindaco a proseguire nel percorso di verifica del mantenimento della qualità e del numero dei servizi sanitari erogati ai cittadini cremonesi organizzando una commissione che analizzerà le proposte e formulerà eventuali osservazioni al progetto di riorganizzazione distribuito a tutti i consiglieri comunali nel rispetto delle distinzioni dei ruoli. E’quindi intervenuto il consigliere Alessandro Corradi (Partito Democratico), che ha ribadito la necessità di un confronto che sino ad ora sarebbe mancato da parte dell’Azienda Istituti Ospitalieri. La consigliera Maura Ruggeri, a questo punto, ha ribadito che non vi è la difesa dell’esistente e del contenitore così come è adesso, bensì di un rilancio, e non ha accettato l’emendamento proposto. Il dibattito è proseguito con l’intervento del consigliere Angelo Zanibelli (UDC), per cui, nel caso in questione, al sindaco compete solo un ruolo di moral suasion, non altro, dando atto di un percorso che è già iniziato, soprattutto di confronto con le categorie, fermo restando che la decisione finale spetta alla Regione: da qui l’invito alla consigliera Maura Ruggeri di riformulare l’ordine del giorno, in quanto non è compito del sindaco trovare delle soluzioni. La capogruppo del Partito Democratico si è detta disponibile.


Nel frattempo ha preso parola, a nome della Giunta, l’assessore Luigi Amore: sul futuro dell’ex I.N.A.M. esiste per ora solo una bozza di progetto (come mi ha confermato proprio oggi la direttrice generale Mariani), non è stato messo a punto alcun progetto definitivo al riguardo, per cui non esiste una fretta immediata e, a settembre, si possono raccogliere le varie osservazioni, da definire, concordemente con il sindaco, nell’apposita commissione consiliare, e suggerire quindi le valutazioni che ne emergeranno alla direzione generale dell’Azienda Istituti Ospitalieri, percorso già peraltro individuato all’inizio di luglio, dopo di che ognuno si assumerà le proprie responsabilità. In ogni caso già stanno già arrivando delle proposte scritte da parte anche di medici, associati e non, che saranno tenute debitamente in considerazione.
La consigliera Maura Ruggeri ha quindi proposto questo dispositivo finale dell’ordine del giorno, in sostituzione di quello originariamente presentato: Il Consiglio comunale impegna il Sindaco a proseguire nel percorso di confronto e partecipazione tra tutti i soggetti interessati che, prendendo a riferimento il modello case della salute, possa esaminare le diverse proposte in campo; a promuovere in tempi rapidi una fase preliminare di ascolto che coinvolga i gruppi di medici associati, i sindacati, le associazioni di volontariato più attive in sanità e nel sociale che possa in seguito condurre alla messa a punto di un progetto il più possibile condiviso.
Posto in votazione, l’ordine del giorno è stato respinto: su 30 consiglieri presenti, 13 hanno votato a favore (oltre agli esponenti del Partito Democratico, hanno votato a favore i consiglieri Ferdinando Quinzani di Cremona per la Libertà e Angelo Zanibelli dell’UDC), due hanno votato contro (Emiliano Ferrari e Roberto Gandolfi del Gruppo Misto), tutti gli altri consiglieri si sono invece astenuti.

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