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Expo 2015, Piffari (IDV), Opportunita' o ennesimo spreco?

| Scritto da Redazione
Expo 2015, Piffari (IDV), Opportunita' o ennesimo spreco?

L'Onorevole Sergio Piffari, Segretario Regionale dell'Italia dei Valori in Lombardia, con una nota esprime la propria riflessione sulla Convenzione internazionale che impegna l'Italia con il  Bureau International des Expositions (BIE) a sostenere un regime agevolato nei confronti dei Comuni coinvolti con particolare attenzione agli attori che animeranno l'Expo del 2015 in Lombardia.
Sicuramente – spiega Piffari – è troppo facile essere tacciati di oscurantismo e disfattismo ogni volta che si sollevano dubbi e critiche sulla gestione dell'Expo da parte di chi lo ha voluto e di chi oggi l'ha preso in gestione. Razionalmente è doveroso oggi osservare quante agevolazioni se non veri e propri privilegi vengono avanzati nel disegno di legge (A.C. 5446) in discussione in questi giorni alla Camera. Lo stesso documento non usa giri di parole tanto da inserire nel preambolo si annuncia quale testo unico per le “misure necessarie per facilitare la partecipazione all'Esposizione Universale di Milano del 2015, fatto a Roma l'11 luglio 2012. “  e ancora descrive l'Italia quale Stato ospitante a predisporre “ meccanismi volti a facilitare la partecipazione dei partecipanti ufficiali e non ufficiali e garantire loro una serie di privilegi ed esenzioni “. Nello specifico l'accordo prevede: concessione gratuita del visto, rilascio di una carta d'identità, che esime dalla richiesta di permesso di soggiorno, assegnazione di frequenze radiomobili, esenzione dall'imposta sui redditi delle società (IRES) e dall'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP),  esenzione dal pagamento dell'imposta municipale propria (IMU),  esenzione dal pagamento di imposte di bollo, di registro, ipotecarie e catastali, non imponibilità, ai fini dell'imposta sul valore aggiunto (IVA), esenzione dall'accisa sull'energia elettrica e sul gas, esenzione dall'imposta provinciale di trascrizione e dalla tassa automobilistica di possesso sui veicoli, esenzione per il personale delle Sezioni  da ogni forma di tassazione diretta sul reddito derivante da fonti al di fuori della Repubblica italiana in corrispettivo dell'attività lavorativa svolta in occasione dell'Esposizione, esenzione da IRES e IRAP per i partecipanti non ufficiali, nell'ambito delle loro attività non commerciali svolte all'interno del proprio spazio espositivo, esenzione dal pagamento dell'imposta municipale propria (ove applicabile) per i fabbricati posseduti ed infine creazione di una fondazione o di un centro volto a garantire l'eredità tematica di Expo Milano 2015 senza comportare oneri per lo Stato.
Nessuno ora  – continua il parlamentare bergamasco – vuole strumentalizzare l'evento Expo in sè, ma non si può non domandarsi quali effetti e quali conseguenze dopo accordi di questo tipo, ci saranno per il territorio lombardo una volta chiusi i lavori. Se di fronte alla crisi evidente del settore immobiliare contestualmente al consumo drammatico di suolo abbia ancora un senso questa strategia del cemento.
La nostra volontà vorrebbe invece che la politica di sostegno evidenziata nell'accordo con il BIE si applichi in termini di sostegno sostanziale e quindi non speculativo anche laddove ci siano altri grandi eventi, che sia in ambito sportivo che culturale animano il nostro Paese e che non godono di un simile trattamento. Dovremmo riflettere da oggi al 2015 se questi eventi debbano necessariamente esser sostenuti  con queste scelte di carattere speculativo e se non invece, con coraggio, puntare verso soluzioni di lungo periodo, come ad esempio i parchi tematici ed aree verdi votate allo sviluppo sostenibile delle nostre aree urbane.


 

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