Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 18.58

Festival Monteverdi, chiusura con The Banquet of Musick del New London Consort

Si chiude l'edizione 2014 del Festival Monteverdi, con un'apprezzata esibizione del New London Consort di Philipp Pickett, che ha messo in scena “The Banquet of Musick”.

| Scritto da Redazione
Festival Monteverdi, chiusura con The Banquet of Musick del New London Consort

Grandissima serata di musica, quella di ieri sera all’Auditorium Giovanni Arvedi di Cremona, con il concerto conclusivo del Festival Monteverdi 2014, del Teatro Ponchielli. La chiusura è stata affidata all’ ensemble New London Consort del Maestro e flautista Philipp Pickett, che ha messo in scena “The Banquet of Musick”, con musiche di Henry Purcell, John Playford, William Williams, John Blow.

Un banchetto musicale che i ragazzi di Pickett hanno servito con grande eleganza, incantando il pubblico e creando grande empatia e trasporto.  Uno dopo l’altro, gli otto strumentisti e la deliziosa soprano, Joanne Lunn, hanno preso per mano gli spettatori e li hanno portati in un’altra epoca e in un’altra dimensione.

Come in un vortice, ci hanno risucchiato nella suggestione delle mad songs, uno dei generi più particolari ed intriganti del teatro della Restaurazione. Era usanza, ai tempi di Purcell, recarsi in visita presso il manicomio di Londra per “vedere i matti” del Bethlem Royal Hospital, meglio conosciuto con il nomignolo di Bedlam. Ai visitatori, per la modica somma di un penny, era offerta l’opportunità di soddisfare una cinica curiosità, dalla quale scaturivano racconti e leggende, che in seguito venivano tradotti in musica.

Mi perdonino, dunque, i meravigliosi interpreti del New London Consort, se mi azzardo a definirli “nove adorabili pazzi”, per quello che hanno saputo mettere in scena. Meravigliosamente folli, come in fondo lo sono tutti gli artisti che, lasciati fuori dal palcoscenico le proprie vicende quotidiane e i propri affanni, trascinano se stessi e il pubblico in uno spazio tempo differente, dove realtà e finzione si mescolano in una dimensione nuova, fatta di magia, di poesia e di arte.

Questo hanno fatto, ieri sera, Pickett e i suoi,  regalando al pubblico, in un grande crescendo, i virtuosismi di Penelope Spencer al violino, di David Roblou al clavicembalo, di Henrik Persson alla viola da gamba, di Simon Munday alla tromba, del maestro Philipp Pickett al flauto dolce e della formidabile soprano Joanne Lunn, che ha interpretato le due più celebri mad songs di Purcell, strappando applausi scroscianti e ammirazione.

Ha stupito, il New London Consort, e lo ha fatto giocando con la musica e con la voce, in strofe come questa, che ben descrivono quale  magia questi strumenti possono generare: “What art thou? / From what causes dost thou spring? / Oh! Musick thou divine misterious thing? Let me, let me but know, and knowing give me Voice to sing?” [A Hymn on Divine Musick, Williamo Croft, Harmonia Sacra].

Il maestro Pickett ha poi incontato il pubblico in mattinata nel foyer del Teatro Ponchielli, chiudendo definitivamente un’apprezzata edizione del Festival Monteverdi.

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