Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 19.09

Festival Monteverdi, inaugurazione 2 maggio con Compagnia Colla&Figli

I due principali capolavori del compositore, eseguiti in chiave inedita

| Scritto da Redazione
Festival Monteverdi, inaugurazione 2 maggio con Compagnia Colla&Figli

IL FESTIVAL MONTEVERDI 2014 ANTICIPA IL TEMA DI EXPO 2015. UN TEMA CHE PUÒ ESSERE LETTO ANCHE SUL PIANO CULTURALE, QUALE NUTRIMENTO DEL PIANETA E DELL’UOMO, DELLA SUA MENTE E DEL SUO CORPO. QUESTA È LA SUGGESTIONE DA CUI PRENDE SPUNTO IL FESTIVAL MONTEVERDI. ESPLORARE, DUNQUE, LA BIO-DIVERSITÀ MUSICALE, ESPORRE LO STATO DELL’ARTE DELLA MUSICA ANTICA, PERCORRENDO UNA IDEALE PASSEGGIATA TRA I PADIGLIONI DE “LES NATIONS”, TEMA DEL FESTIVAL DI QUEST’ANNO. UN GRAND TOUR MUSICALE CHE PARTENDO DALL’ITALIA, TRAVALICA LE ALPI IN FRANCIA E GERMANIA, PER APPRODARE OLTRE MANICA IN INGHILTERRA. QUATTRO WEEK-END (IL PRIMO DEDICATO ALL’ITALIA), DAL 2 AL 25 MAGGIO, UNO PER NAZIONE, ACCOSTANDO SACRO E PROFANO, ENSEMBLE CONSOLIDATI NEL PANORAMA DELLA MUSICA ANTICA E NUOVE PROPOSTE, CIBO, MUSICA E TANTO ALTRO ECCO GLI INGREDIENTI DEL FESTIVAL MONTEVERDI 2014 CHE SARÀ INAUGURATO, VENERDI 2 MAGGIO (ORE 21,00), DA UNO SPETTACOLO IN PRIMA ASSOLUTA “IL COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA E IL BALLO DELLE INGRATE” CONCERTATI CON IL CANTO DI ORFEO IN UNO SPETTACOLO DI MARIONETTE DELLA CELEBRE COMPAGNIA CARLO COLLA |+|AMP|+| FIGLI. I BIGLIETTI SONO IN VENDITA ALLA  BIGLIETTERIA DEL TEATRO, APERTA TUTTI I GIORNI FERIALI DALLE 10.30 ALLE 13.30 E DALLE 16.30 ALLE 19.30 (TEL 0372.022001/02) –  –WWW.TEATROPONCHIELLI.IT

-BIGLIETTI DEL 2 MAGGIO: POSTO UNICO € 25,00

-BIGLIETTI DEL 3 MAGGIO: POSTO UNICO € 20,00

-BIGLIETTI DEL 4 MAGGIO: POSTO UNICO € 16,00

-VENERDÌ 2 MAGGIO, ore 21.00 – Teatro A. Ponchielli

CLAUDIO MONTEVERDI

FULVIO BETTINI, Testo SILVIA FRIGATO, Clorinda MASSIMO ALTIERI, Tancredi SALVO VITALE, Plutone MARTA FUMAGALLI, Venere SILVIA FRIGATO, Amore, Una delle Ingrate ENRICO CASAZZA, MAURO MASSA, violini ALICE BISANTI, viola da braccio ALBERTO GUERRIERO, violoncello FEDERICO BAGNASCO, violone RODNEY PRADA, viola da gamba e lirone MARTA GRAZIOLINO, arpa GABRIELE PALOMBA, tiorba DAVIDE POZZI, clavicembalo e organo DIRETTORE E MAESTRO CONCERTATORE FRANCO CITTERIO, scene e luci EUGENIO MONTI COLLA, CECILIA DI MARCO, costumi EUGENIO MONTI COLLA, regia 

“CONCERTO D’INAUGURAZIONE –NUOVO ALLESTIMENTO”

L’inaugurazione del Festival – ça va sans dire – è affidata a Claudio Monteverdi, nume tutelare del Festival e imprescindibile colonna portante della musica antica italiana. “Il combattimento di Tancredi e Clorinda” e “Il ballo delle Ingrate”, due capolavori a metà tra il genere rappresentativo e il madrigale (sui testi del Tasso e del Rinuccini rispettivamente), saranno eseguiti in una veste del tutto inedita, in un progetto che unisce l’esecuzione rigorosa de Il canto di Orfeo all’assoluta autorità nel campo delle marionette della storica compagnia diretta da Eugenio Monti Colla. Le suggestioni visive, gli spazi illusori, le infinite possibilità fantastiche, le gestualità scandite di ritmi lontani che le marionette evocano trasporteranno il pubblico al campo dei cristiani sotto le mura di Gerusalemme o nelle fauci orrendi di Cocito. SABATO 3 MAGGIO, ore 21.00- Auditorium Giovanni Arvedi (Museo del Violino)

ORLANDO FURIOSO 1714

di ANTONIO VIVALDI

ORCHESTRA BAROCCA MODO ANTIQUO

ENRICO CASAZZA, violino principale RAFFAELE TISEO, PAOLO CANTAMESSA, LUCA RANZATO, LAURA SCIPIONI, VALERIO LOSITO, STEFANO BRUNI, EMANUELE MARCANTE, violini ALESSANDRO LANARO, PASQUALE LEPORE, viole BETTINA HOFFMANN, VALERIA BRUNELLI, violoncelli NICOLA DOMENICONI, contrabbasso GIULIA NUTI, clavicembalo SIMONE VALLEROTONDA, tiorba ROBERTA INVERNIZZI, soprano LUIGI DE DONATO, basso direttore e maestro concertatore FEDERICO MARIA SARDELLI in forma di concerto

In occasione dei 300 anni della prima esecuzione. Dopo anni di incerta paternità, una nuova opera di Antonio Vivaldi, giunta attraverso un solo manoscritto, è stata riscoperto dall’esperto vivaldiano Federico Maria Sardelli. Ben prima dell’omonima opera e più conosciuta del 1727, l’_Orlando Furioso fu rappresentato nel 1714 (ricorrono dunque i 300 anni…) al Teatro S. Angelo di Venezia, che Antonio Vivaldi e il padre Giovanni Battista avevano preso in gestione proprio in quegli anni. Una selezione delle più belle arie dell’Orlando (di cui il terzo atto è oggi perso) saranno eseguite in forma di concerto, intrecciate a sinfonie d’opera e al Concerto per violino op. 4 n. 1 affidato a Enrico Casazza, spalla di Modo Antiquo.

DOMENICA 4 MAGGIO, ore 10.30 - Palazzo Zaccaria Pallavicino

«E MISSERO AMENDUE GLI ARROSTI IN DANZA»



DANZA, FROTTOLE E CANTI CARNASCIALESCHI IN ITALIA TRA '400 E '500

LA GIROMETTA

ELENA BERTUZZI, soprano PIETRO PROSSER, liuto rinascimentale CARLO ZANARDI, PAOLO ZUCCHERI, viole da gamba MARCO ROSA SALVA, flauti dolci e concertazione ELENA AJANI, FRANCESCO BOCCHI, MARIA COSTANTINI, ILARIA SAINATO, danzatori ILARIA SAINATO, allestimento e ricostruzione coreografica 

4 MAGGIO, ORE 12.00 – Palazzo Zaccaria Pallavicino

MUSICA E CIBO



Incontro aperitivo con MASSIMO MONTANARI

Al tema dell’EXPO è dedicato l’ultimo concerto del Padiglione Italia, espressamente commissionato dal Festival, in un percorso nelle danze popolari e frottole del Rinascimento italiano, per intrecciare essenze e spezie in musica. Il “Rostiboli gioioso”, la “Mazzacrocca” e altre ancora, ricostruite da La Girometta attraverso i trattati coreutici dell’epoca, erano danze di ambientazione contadina, in cui l’esaltazione degli argomenti ‘bassi’ (il cibo, le allusioni sessuali, ecc.) rovesciava l’ordine sociale precostruito, topos tipico della commedia dell’arte. Balli popolareschi, ma eseguiti in ambienti raffinati, quale ad esempio la corte dei Gonzaga a Mantova. Il rapporto tra musica e cibo – come ci spiegherà nel suo incontro Massimo Montanari, docente presso l’Università di Bologna ed autore di molti saggi e volumi sull’argomento – è un rapporto antico e molteplice. Un rapporto non solo “accidentale”, legato alla convivialità e all’intrattenimento, ma sostanziale, legato alla natura intrinseca delle due arti. Ritmo, melodia, successione di armonie scandiscono il tempo della musica e della cucina, entrambe arti effimere che – pur ‘fissate’ in spartiti e libri di ricette – si dissolvono nel momento in cui vengono ascoltate o mangiate.

Fonte: Fondazione Teatro A. Ponchielli

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