Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 14.14

Fim Cisl.Manovra Governo senza equità

| Scritto da Redazione
Fim Cisl.Manovra Governo senza equità

La Fim Cisl di Cremona ritiene indispensabile il rigore per uscire da una situazione del Paese decisamente
difficile, ma si deve smettere, in assenza di crescita e senza equità, di
colpire lavoratori e pensionati.
Questa posizione fatta di meccanismi iniqui non aiuta la ripresa
La Fim-Cisl esprime un giudizio negativo sulla manovra economica del Governo, per le forti disparità
definite nelle misure che colpiscono le pensioni, lo stato sociale, la sanità, la contrattazione nel pubblico impiego e per l’assenza di provvedimenti di sostegno alla crescita.

Pur in presenza di una situazione di emergenza non si può prescindere dal fatto che tutti i correttivi e le
misure di stabilizzazione siano nel segno dell’equità. Il provvedimento
va quindi corretto.
Non si intravede infatti nella manovra, alcuna misura, che affronti i deficit competitivi strutturali delle
industrie nazionali (costi energetici, materie prime, infrastrutture, inefficienza Pa, sistema creditizio, ricerca e sviluppo) e stimoli la ripresa.
- E' iniqua e non accettabile la misura che prevede la riduzione della perequazione dei trattamenti pensionistici compresi fra tre e cinque volte il trattamento minimo, che continuerebbe
a scaricare sui redditi medio/bassi del lavoro dipendente e dei pensionati il peso del risanamento
economico .
- Il graduale innalzamento dell’età pensionabile delle donne nel settore privato che partirà dal 2020. ripropone l'urgenza di misure di conciliazione tra le esigenze di cura (nei confronti di figli, anziani, nipoti) e la condizione lavorativa di allungamento della permanenza in servizio.
- L’allungamento di un mese in più ogni anno dal 2012 (due nel 2013 e tre nel 2014) della “finestre”
mobili è una misura inaccettabile per i lavoratori del settore industriale.

I lavoratori hanno già dato a più riprese ed è vergognoso che i politici che hanno il naso nel burro pensino a mettere mano nelle proprie tasche solo con la prossima legislatura.
La clausola di salvaguardia prevista nel maxiemendamento è un palliativo del tutto insufficiente. E’ invece positivo il contributo previsto per le pensioni oltre i 90.000 euro .

- Ancora una volta si registra la  grave assenza di un intervento complessivo di riduzione dei costi e degli sprechi della politica e della cattiva amministrazione della cosa pubblica
a livello centrale e periferico. Non è più rinviabile l’abolizione delle province
e la razionalizzazione dei livelli amministrativi, il disboscamento dei
doppi incarichi.
Il disegno di legge delega sulla riforma fiscale è, invece, un risultato
importante ottenuto soprattutto grazie all’azione della Cisl. Occorrerà, però, attentamente vigilare per fare in modo che la riforma dell'Irpef e la rimodulazione dell’intervento a sostegno
dei lavoratori e della famiglia non determinino l'attenuazione della
progressività del sistema.

La riforma fiscale deve essere certa, chiara a vantaggio del ceto medio basso e
non è più rinviabile! E’ necessaria una vera azione più coraggiosa nella lotta contro l’evasione
fiscale e vantaggi fiscali più ravvicinati per il lavoro e per le imprese.

- I tagli dei trasferimenti agli enti locali rischiano di tradursi in un incremento delle tasse a livello locale e nella riduzione dei servizi sociali.
- Le accise sulla benzina, i ticket sulla diagnostica e in prospettiva sulla farmaceutica, se confermati, peseranno negativamente sul potere d’acquisto di retribuzioni e pensioni.
- L'introduzione del contributo unificato cause di lavoro e previdenziale, già respinta dalla CISL all’epoca della approvazione del collegatolavoro, è una misura sbagliata che finirà per inibire le azioni legali per il riconoscimento dei diritti negati ai lavoratori..

- L’aumento dell’imposta sostitutiva al 20% sui redditi delle attività finanziarie con esclusione dei titoli di stato, è coerente con le richieste sindacali, perché riequilibra il peso complessivo del prelievo a favore del lavoro e del reddito di impresa.
- E' positivamente confermato un regime di favore fiscale per i premi contrattati correlati agli incrementi
di efficienza ed ai risultati dell’impresa, così come richiesto dal sindacato.

La Fim è impegnata su questi temi alla più ampia informazione e dibattito tra i lavoratori nei luoghi di lavoro, e a promuovere e sostenere le forme di pressione e mobilitazione per sollecitare il Governo a cambiare la manovra e a mettere al centro della propria azione oltre al risanamento dei conti pubblici iniziative di sostegno alla crescita e la rapida approvazione e attuazione della delega sulla riforma fiscale.
Omar Cattaneo
Segretario Generale
Fim Cisl Cremona

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