Firma Petizione Arcigay Cremona sostiene l'appello di Famiglie Arcobaleno
Alla splendida piazza di Milano, con 10.000 persone, in questi giorni si sono aggiunte decine di piazze in tutto il Paese nel chiedere diritti per i figli e le figlie delle coppie omogenitoriali.
Nel frattempo, Famiglie Arcobaleno ha lanciato un appello a Sindaci e Sindache che si può sottoscrivere al link:
“DisObbediamo”
https://action.allout.org/it/m/d53b486f/ “DisObbediamo” è il nome dato all’appello che si rivolge non solo ai primi cittadini che fino ad oggi le hanno sostenute ma anche a tutt* gli altri e le altre Prim* cittadin* che da oggi sono dispost* a farlo.
“Chiediamo loro di “disobbedire” coraggiosamente, perché quando le leggi sono ingiuste vanno combattute. E bisogna farlo insieme!”. Il “DisObbediamo” si riferisce alla direttiva arrivata dal ministero dell’Interno, che ha chiesto ai sindaci di smetterla di trascrivere i certificati di nascita di figliÉÂ natÉÂ da famiglie etero o omogenitoriali con la gestazione per altri o da due madri che ricorrano alla fecondazione assistita all’estero.
“DisObbediamo è un appello che si rivolge ad ognun* di noi per creare un’onda di civiltà in tutto il Paese, che garantisca fin dalla nascita pari diritti per tutt* i bambini e le bambine“, tuona oggi Famiglie Arcobaleno, ricordando come “ogni genitore” sappia che, “oltre all’amore, la presenza, la protezione e la responsabilità verso le figlie e i figli, serve anche altro per prendersi cura di loro“.
“Arcigay Cremona ‘La Rocca’ aderisce alla mobilitazione e invita tutta la cittadinanza a dare il proprio contributo per questa battaglia di civiltà. Il nostro invito, spiega Lupoli, Presidente dell’associazione, è rivolto anche ai Sindaci del nostro territorio e in particolare a quelli dei tre centri principali. A Galimberti, Sindaco di Cremona, che nel 2018 aveva negato la trascrizione all’anagrafe cittadina del figlio di una coppia omosessuale ma che l’anno scorso ha dichiarato il suo sostegno al Cremona Pride.
Al Primo cittadino di Crema, Bergamaschi, che ha raccolto l’eredità di Stefania Bonaldi, da sempre in prima linea nel garantire pari diritti e pieno riconoscimento alle famiglie arcobaleno. Infine, al Sindaco di Casalmaggiore, Bongiovanni, perché anche tra le file della Lega ci sono amministratori come il Sindaco di Treviso, Mario Conte, che contrariamente alla linea del suo partito si è espresso a favore della trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali”.
Nel frattempo, anche il Parlamento europeo ha condannato l’Italia per il mancato riconoscimento delle famiglie omogenitoriali, con pezzi del PPE che si sono espressi in questo senso sulle azioni del governo Meloni considerate lesive dei diritti fondamentali di minori e famiglie discriminate da una visione oscurantista della società.
“Per noi continua la mobilitazione nelle piazze, con l’impegno a dialogare con le istituzioni e a collaborate con le organizzazioni sociali del territorio che si battono come noi per il pieno riconoscimento dei diritti di tutte le famiglie”, conclude Lupoli.