Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 08.54

Formazione Studenti, no a leva militare per giovani diplomati

Approvato dalla Camera dei Deputati un provvedimento proposto da Forza Italia che prevede sei mesi di leva militare non retribuita per i giovani diplomati dai 18 ai 22 anni, premiando l'adesione volontaria dei coraggiosi con 12 crediti formativi

| Scritto da Redazione
Formazione Studenti, no a leva militare per giovani diplomati

Formazione Studenti, no a leva militare per giovani diplomati

Approvato dalla Camera dei Deputati un provvedimento proposto da Forza Italia che prevede sei mesi di leva militare non retribuita per i giovani diplomati dai 18 ai 22 anni, premiando l'adesione volontaria dei coraggiosi con 12 crediti formativi

Approvato dalla Camera dei Deputati un provvedimento proposto da Forza Italia che prevede sei mesi di leva militare non retribuita per i giovani diplomati dai 18 ai 22 anni, premiando l'adesione volontaria dei coraggiosi con 12 crediti formativi universitari. Sei mesi tra la caserma e lo studio dei valori della cittadinanza e della difesa della Patria.

"Un’impostazione militare non può migliorare l’educazione e la formazione dei giovani - dichiara Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi - Nel nostro paese è necessario investire ingentemente sul mondo dell'istruzione, dilaniato dai continui tagli degli scorsi decenni, e smetterla di farci solamente propaganda politica."

"Non possiamo accettare che venga introdotta un'attività di leva militare per giunta a titolo gratuito - continua Enrico Gulluni, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari -. Come altrettanto non deve farsi strada nel mondo della formazione la retribuzione del servizio militare con crediti formativi universitari. Le valutazioni non devono essere premi o ricompense, le competenze valutate non possono essere la capacità di disciplina, di omologazione, l’attitudine alla violenza."

"Basta guardare ai giovani come lavativi a cui insegnare l’ordine, basta nostalgia per il passato sulle spese dei più giovani - concludono Manfreda e Gulluni -. Questi governi non ci hanno mai ascoltati mentre chiedevamo più investimenti in istruzione e ricerca, per una scuola e un'università diverse. È il momento di invertire la rotta".

Fonte rassegna sindacale

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