Forum Turchia e Azerbaijan con UniCredit e Associazione Industriali di Cremona

Passa per la Turchia e l’Azerbaijan una delle principali vie di sviluppo del business per le imprese italiane. Si tratta infatti di due mercati in forte sviluppo e amanti del made in Italy. Entrambi rappresentano un trampolino di lancio ideale per avviare o intensificare l’export in aree a elevato tasso di crescita e UniCredit con Associazione Industriali di Cremona intendono proporsi come partners privilegiati nel supporto allo sviluppo del business delle imprese italiane all’estero.

Con questo obiettivo è stato pensato e sviluppato il Forum Turchia e Azerbaijan. Un appuntamento realizzato grazie all’unione delle competenze degli esperti dei mercati esteri di UniCredit. Non un semplice convegno, ma un incontro operativo rivolto agli imprenditori del territorio che hanno avuto la possibilità di confrontarsi sulle caratteristiche e le potenzialità di mercati che crescono a ritmi straordinari.

La giornata è stata aperta con i saluti di Cristina Crotti – Vicepresidente ai Rapporti Economici dell’Associazione Industriali Cremona e di Romano Negrisoli – Area Manager Cremona e Mantova UniCredit. A seguire gli interventi di Nicola Longo Dente, responsabile International & Multinational Banking – YapiKredi (UniCredit) sul tema Turchia: un’opportunità per le aziende italiane e dell’Avv. Paolo Quattrocchi – dello Studio Legale NCTM. Ha chiuso gl’interventi, Giacomo Luccisano – di Diacron Istanbul, che ha illustrato Gli aspetti fiscali nelle strategie di internazionalizzazione sul mercato turco. L’incontro si è quindi concluso con un dibattito e gli approfondimenti con le singole aziende interessate.

«L’Associazione Industriali ha voluto offrire alle imprese del territorio l’opportunità di approfondire la conoscenza di due mercati interessanti per le nostre esportazioni. La Turchia infatti, nonostante i recenti segnali di instabilità politica, si conferma un Paese importante per il made in Italy e l’Azerbaigian, realtà giovane, che sta attraversando un periodo di forti cambiamenti e di crescita economica a due cifre, sta imparando ad apprezzare sempre più lo stile e la qualità dei prodotti occidentali», ha affermato Cristina Crotti.

Mentre se poco è noto dell’economia dell’Azerbaijan, è bene ricordare che, tra quelle appartenenti all’ex Unione Sovietica, è la più vivace e in crescita con performance a due cifre (in media del 20% e con punte del 34%), anche se attualmente il Paese attraversa una delicata congiuntura economica a causa del basso corso dei prezzi del petrolio, da cui Baku è fortemente dipendente, e della svalutazione della valuta nazionale (il Manat). Nel 2014 comunque il PIL del Paese è aumentato del 2,3% raggiungendo 64 miliardi di euro e un PIL pro capite di 6.435 euro. La crescita del settore non oil è stata del 8,3%.

«Siamo convinti che il rapporto con nuovi mercati», ha sottolineato Romano Negrisoli, Area Manager Cremona e Mantova di UniCredit, «rappresenti per le piccole imprese una reale opportunità di crescita e di sviluppo aziendale. I dati evidenziano, d’altra parte, che le esportazioni si configurano come uno tra gli indicatori positivi dello scenario economico provinciale. È necessario aprirsi a nuovi orizzonti economici e a nuove occasioni di business. Per questo portiamo avanti con entusiasmo la realizzazione di eventi come questo Forum Turchia e Azerbajan, paesi che con il loro dichiarato apprezzamento verso alcuni comparti della manifattura cremonese risultano partner affidabili per le aziende della provincia. Faccio riferimento a articoli in gomma e materie plastiche, ma anche macchinari e prodotti chimici per quanto riguarda la Turchia, mentre riferendosi all’ Azerbaijan parliamo di legno, prodotti in legno, carta e stampa, oltre a metalli, macchinari e apparecchi. UniCredit, per altro, è presente in Turchia e in Azerbaijan con Yapi Kredi Bank e Yapi Kredi Azerbaijan, banca privata di riferimento per l’area che dispone di una rete integrata con copertura diffusa di filiali e canali innovativi. Riteniamo fondamentale per gli imprenditori il fatto di poter fare affidamento su un gruppo come il nostro, che può contare su un network internazionale presente in 50 mercati ma che mantiene ben salde le radici e l’attenzione sui territori in cui è presente».