Il monopolista statale russo del gas, Gazprom, avvia consultazioni per il controllo delle esportazioni egiziane. L'intesa permetterebbe a Mosca di mantenere una posizione di forza nel Mediterraneo
Dalle Piramidi a Belgrado per mantenere il monopolio sul mercato energetico dell'Unione Europea.
Nella giornata di venerdì, 12 Aprile, il monopolista statale russo del gas, Gazprom, ha avviato consultazioni con le Autorità dell'Egitto per l'avvio di una cooperazione in ambito energetico.
Come riportato da Natural Gas Asia, le parti hanno analizzato la possibilità di cooperare nella ricerca e nell'esportazione di idrocarburi in territorio egiziano.
Per la Russia, l'Egitto rappresenta un obiettivo strategico per mantenere una posizione di forza nel Mar Mediterraneo, dopo che Turchia e Israele -con cui Mosca aveva avviato consultazioni per il controllo delle esportazioni di oro blu israeliano- hanno riflettuto sulla possibilità di inviare il gas israeliano in Unione Europea attraverso i gasdotti turchi.
Per diversificare le fonti di approvvigionamento di energia dell'UE, la Commissione Europea ha anche varato il trasporto di gas naturale dall'Azerbaijan, e la realizzazione di rigassificatori per importare LNG da Qatar, Norvegia, Stati Uniti d'America ed Egitto.
Con il controllo dei 16 Miliardi di metri cubi di gas che l'Egitto esporta annualmente, Gazprom può ottenere il controllo di una delle possibili fonti di approvvigionamento alternative per l'Europa e, così, disinnescare parzialmente il progetto di diversificazione delle forniture dell'UE.
La Serbia avvia la realizzazione del Southstream
Un altro progetto concepito da Mosca per aumentare la dipendenza dell'Unione Europea dal gas della Russia -ad oggi pari al 40% del fabbisogno continentale complessivo- è il Southstream.
Giovedì, 10 Aprile, la Serbia ha stabilito l'avvio della realizzazione del Southstream sul proprio territorio, ed ha ritenuto l'infrastruttura strategica per l'interesse nazionale serbo.
Come riportato dal Primo Ministro serbo, Ivica Dacic, per compartecipare alle spese di realizzazione del Southstream la Serbia verserà a Gazprom 1,7 Miliardi di Euro annui derivanti dai diritti di transito del gas attraverso la conduttura.
Il Southstream è progettato dalla Russia per veicolare 63 Miliardi di metri cubi di gas russo dalle coste della Federazione Russa in Austria, attraverso il fondale del Mar Nero, Bulgaria, Serbia, Ungheria, Slovenia e Italia.
Il Southstream è stato concepito anche per bloccare la realizzazione del Corridoio Meridionale: fascio di gasdotti progettati dalla Commissione Europea per importare gas direttamente dall'Azerbaijan, e così, diminuire la dipendenza dalle forniture della Russia.
Nonostante l'opposizione della Commissione Europea, il Southstream è sostenuto politicamente da Serbia, Slovenia, Bulgaria ed Ungheria.
Matteo Cazzulani
Free lance journalist and energy deals consultant m.cazzulani@gazeta.pl
14.4.13