PROSSIMA FERMATA: G.B. MAGNOLI DETTO “TITTA”, SINDACO DI CREMONA!
(Mi punge vaghezza che da oggi inizi la sua candidatura a sindaco di Cremona).
“Dice che era un bell'uomo e veniva, veniva dal mare... parlava un'altra lingua...
però sapeva amare!” (Lucio Dalla). Direttore, detta così…l’è un tripudio di saggezza e di professionalità! Vediamo invece un po’ se c’azzecco, va là. Cognome: Magnoli; nome: Giovanni (il) Battista, altisonante, al tempo stesso biblico (colui che battezzò Gesù nel fiume Giordano). Oppure storico, d’avventura: tale Giovanni dalle Bande Nere, capitano di ventura, condottiero (c’è traccia, tempo fa, sul vostro “benmerito” quotidiano on-line!). Me gusta di più l’appellativo “condottiero”, me gusta meno “Bande Nere”. Eppure mi punge vaghezza che, all’interno del “pluralistico, dal seren dibattito, bellezza, discussione franca, codesto è il bello di un partito…!”, il cittadin Pd, una forma almeno embrionale di “Banda”, a voler fare il “punta spilli”, te ce la ritrovi, “eccome”! Intanto lui, il Titta, nasce già “imparato”. Non lesina attacchi, si dissocia causticamente con consumata abilità dal sempiterno Lucien Pizzettì da Cremonà (francesismo d’antan): oggetto del contendere? Quella patetica, incresciosa, oltre modo vergognosa vicenda Tamoil.
Insiste (sempre il Titta) perché ci si costituisca “parte civile” nel processo contro la pluridecorata benemerita compagnia petrolifera. A “dritta” si sbandiera: “ACCORDO PIU’ UNICO CHE RARO”, sancendo il miserrimo risultato ottenuto, eroico al punto tale da essere ritenuto inutile (il tempo non sarà di certo il balsamo che lenirà le nostre ferite, piuttosto le colpe non dovranno essere assolvibili!). Non tarda a proseguire speditamente con l’implementare un vocabolo tutto suo, il “fattoide” (notizia completamente priva di fondamento, diffusa dai mezzi di informazione, tanto da apparire vera), “ti” buca sovente la cronaca rimanendo con persistenza sul “pezzo” con quella sana, mai arrendevole coerenza da procurare persino invidia tra i più accreditati nel suo partito. Barba incolta (lui asserisce “colta” quel tanto che basta per “governare” il Pd provinciale), volto “a tutto tondo”, cappelli….quei pochi che bastano e ‘n’avanzano, occhietti vispi nascosti da quegli occhialini interattivi che penetrano l’impossibile “tuo come te stesso”. Averne di “tessitori di tele” come il Titta. Sindaco subito, l’è! Eppure…eppure c’è chi vorrebbe ancora una insaporita minestra riscaldata al grido di “Paul Bodini ‘n’altra volta sindaco”.
A me “mi” viene l’ansia, lo sconforto, divengo ipocondriaco. Ragazzi, il buon Paul ha fatto il suo tempo, diamine! A dire il vero era solo “ieri” che personalmente nutrivo una certa simpatia “a sindaco” niente meno che per un illustre mecenate cremonese, Giovanni l’industriale; ahimè, troppo impegnato! E poi diciamocela tutta “la” verità: lui il Titta “tiene” certe idee chiare, esplicite, intelligibili, soprattutto adotta un integerrimo comportamento che non è affatto espressione di quella classe politica da convertire “subito” al perbenismo quotidiano. Ma ve la immaginate, direttore, una campagna elettorale che inizia oggi stesso, per l’elezione di “Titta” sindaco di Cremona? “Mentre tutti deplorano e condannano, ogni cosa procede verso il peggio perché troppi sono coloro che hanno legato le proprie sorti o quelle del proprio partito alla politica del peggio. E poi ci si lamenta della diffidenza che gli onesti nutrono verso la politica. Finchè i partiti non si saranno scoperti e non proveranno con i fatti che almeno il caos del paese non lo vogliono, molta gente rimarrà assente e sfiduciata”.
(L’era un pensiero di straordinaria attualità di quell’animo irrequieto di un Mazzolari di un don Primo).
“Fate di necessità VIRTUDE, Pd cittadino,
perennemente alla ricerca del buon mattino.
Alla buon’ora, direttore e lunga la vita,
ma non crediate che qui…sia finita….!”
Giorgino Carnevali
Cremona 9 luglio 2012
