Gianluca Galimberti Anche Cremona zona rossa fino al 31 gennaio. Abbiamo chiesto modifiche al decreto
COVID, LOMBARDIA ROSSA FINO AL 31 GENNAIO. RIBADIAMO LA NECESSITÀ DELLA DIFFERENZIAZIONE TERRITORIALE E CHIEDIAMO ULTERIORI AZIONI SU SCUOLA E IMPRESE ALLO STREMO!
Da oggi- domenica 17- al 31 gennaio la Lombardia è zona rossa. Il Ministro ha firmato l’ordinanza.
Questo vuol dire:
-spostamenti vietati anche all’interno del Comune se non per lavoro, salute e necessità (occorrerà avere ancora l’autodichiarazione);
- scuole superiori e terza e seconda media con didattica a distanza;
-negozi chiusi ad esclusione per esempio di alimentari e farmacie;
- bar e ristoranti chiusi con domicilio e asporto consentiti (il divieto di asporto dopo le 18 è per bar senza cucina e commercio al dettaglio di bevande, individuati tramite specifici codici Ateco);
- teatri, cinema, piscine, palestre, musei chiusi.
-Resta consentito lo spostamento verso un’altra abitazione privata (fuori dall’orario del coprifuoco e all’interno del territorio comunale per noi che siamo rossi), una sola volta al giorno, nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi.
-Resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5
Inoltre, in base al Dpcm, sono vietati gli spostamenti in regioni diverse fino al 15 febbraio.
Noi come territorio abbiamo già scritto al Presidente Fontana e al Governo di far valere la differenziazione territoriale delle limitazioni prevista dal Dpcm. La Lombardia è la regione più colpita e da più tempo ed è corretto prevedere regole che tengano conto delle diverse situazioni dei territori, facendo ripartire con gradualità e in sicurezza quelli con situazioni migliori da tempo. Stiamo capendo come la Regione ha intenzione di muoversi.
Nel frattempo continuiamo a stare vicino a giovani, studenti, famiglie e imprese anche affinché siano messe in atto ulteriori azioni di sostegno poiché alcune imprese sono ormai allo stremo e vicino al fallimento e i nostri giovani devono tornare a scuola. E continuiamo a lavorare affinché siano rispettate le regole, vengano riconosciuti gli aiuti e, in base ai numeri e in coerenza con la campagna vaccinale, ci sia un ritorno graduale alla normalità!