Caro direttore, premesso che gli attacchi dei fascisti di Casa Pound e dei nostalgici repubblichini costituiscono per me simboliche medaglie al merito democratico, fornisco qualche utile informazione alla signora Roberta Boveri Palmarosa figlia di Aurelia Maestrelli e Adelino Boveri. Ovviamente non commento la sua difesa del regime fascista perché è semplicemente incommentabile. Voglio semplicemente segnalarle che nei confronti delle violenze e dei vandalismi operati dai facinorosi dei cosiddetti centri sociali la mia condanna è stata netta e tempestiva. Come fortissimo è stato il sostegno dato alle forze dell’ordine. Ho anche operato affinché il risarcimento per danni deciso dalla Regione per i gravi fatti di Milano venisse esteso a Cremona. Come molti ho chiesto lo sfratto dagli immobili comunali che non si è ancora materializzato solo per manifeste ragioni di ordine pubblico. Le rammento che, ben oltre il suo dire nostalgico e le chiacchiere in libertà, il sottoscritto nel corso del tempo non è stato a guardare. Non ieri ma nel 1999 ho denunciato gli esponenti dei centri sociali che hanno violato e imbrattato la sede dei Democratici di Sinistra. Mi era stato chiesto di ritirare la denuncia ma non ho acconsentito e nel processo sono stati condannati. Perciò sul pretendere il rigoroso rispetto delle regole democratiche la signora non ha lezioni da dare. Né a me né a Corada. Detto ciò, so ben distinguere tra vandali avvolti in una bandiera rossa che offendono coi loro gesti e somministratori di olio di ricino avvolti nella bandiera nera che hanno portato l’Italia in guerre vergognose e ad allearsi coi nazisti. Sarebbe bene che anche la signora imparasse a distinguere.
Luciano Pizzetti (Sottosegretario del Governo per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento