Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 06.45

Governo impegnato in una profonda riforma delle norme sulla sicurezza degli sport invernali

Nel corso di Gennaio si è riunita la Commissione Parlamentare che avrà l’obiettivo di modificare e integrare la legge n. 363 del 2003, che regolamenta gli sport alpini.

| Scritto da Redazione
Governo impegnato in una profonda riforma delle norme sulla sicurezza degli sport invernali

Il Presidente Generale del Club Alpino Italiano ha avuto modo di prendere parte alla Commissione e ha proposto all’attenzione dei componenti una serie di punti con cui correggere e integrare le attuali norme in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali.

L’esigenza principale del CAI è di trovare una mediazione tra le esigenze di sicurezza da garantire a tutti i frequentatori degli impianti sportivi e la necessità di una maggiore libertà individuale per chi si reca in montagna, soprattutto considerando che lo schema del decreto legge attuativo della legge sugli sport alpini a oggi risulta molto limitativo in questo senso.

Una delle questioni sollevate dal Presidente Torti è quella della definizione di “aree sciabili attrezzate”, contenute nello schema del decreto in questione.

Nello specifico, il CAI propone di sostituire la definizione attualmente utilizzata con quella presente in una Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2019 e che fa riferimento al concetto di “territorio aperto”, cioè un’area ad alta quota adatta alla pratica di attività sportive come escursionismo (con e senza racchette da neve), sci di fondo a fini escursionistici, sci fuori pista.

Di tutte queste attività sportive, che possono fare egregiamente a meno degli impianti sciistici, non è stata fornita un’adeguata definizione e non sono state delineate con precisione le condizioni di base per il loro svolgimento in sicurezza.

Un’altra grave mancanza dello schema di decreto legge è quella relativa alla spinosa questione delle valanghe, che ogni anno torna tristemente alla ribalta anche nel nostro territorio. Attualmente lo schema di decreto attuativo definisce le condizioni idrogeologiche che consentono la realizzazione di piste da sci sicure, ma non tiene minimamente conto del problema delle valanghe, che proprio nell’ambito della sicurezza costituiscono un enorme fattore di pericolo per gli sportivi.

Lo schema di decreto impone inoltre che tutti coloro che pratichino sport su un territorio innevato debbano avere con sé strumenti di autosoccorso come pala e sonda. Secondo il CAI siamo davanti a un eccesso di prevenzione, dal momento che non tutti i contesti montani sono esposti al pericolo di valanghe. Ha dichiarato il Presidente Torti: “Si tratta di un’indicazione da correggere, limitando l’obbligo solo ai contesti e alle situazioni in cui sussista un concreto pericolo di valanghe, in assenza del quale tale obbligo non avrebbe ragion d’essere”.

Naturalmente la prevenzione e la sicurezza negli sport invernali passano anche attraverso l’uso di attrezzature affidabili, adatte al proprio livello di abilità, alla propria corporatura e al proprio stile: una tavola da snowboard è affidabile quando risulta confortevole e maneggevole allo stesso tempo, presentando lunghezza, forma, attacchi ed elasticità adeguati al tipo di attività che si intende svolgere, come un paio di racchette o di ciaspole che devono essere proporzionate all’utente e di materiali leggeri quanto resistenti alle sollecitazioni.

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