Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 18.12

Grazie alla Cremonese che devolve l’incasso della partita con il Parma a tre associazioni di persone con disabilità di Amedeo Diotti (Anffas Cremona)

U.S. Cremonese muove la società mettendo a disposizione l’incasso della nuova Tribuna Distinti del meraviglioso stadio Zini ricavato dalla sentitissima partita Cremonese-Parma a tre associazioni di persone con disabilità.

| Scritto da Redazione
Grazie alla Cremonese che devolve l’incasso della partita con il Parma a tre associazioni di persone con disabilità di Amedeo Diotti (Anffas Cremona)

Grazie alla Cremonese che devolve l’incasso della partita con il Parma a tre associazioni di persone con disabilità di Amedeo Diotti (Anffas Cremona)

U.S. Cremonese muove  la società mettendo a disposizione l’incasso della nuova Tribuna Distinti del meraviglioso stadio Zini ricavato dalla sentitissima partita Cremonese-Parma a tre associazioni di persone con disabilità.

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Voglio approfittare di questo evento per sottolineare a pieni polmoni che la disabilità non è una malattia ma è una condizione in cui una persona si trova in quanto la società non ha ancora trovato il modo di superare le barriere attitudinali e ambientali che impediscono la piena ed efficace partecipazione all’interno di essa su base di parità con gli altri.

Per essere più chiaro faccio un semplice esempio: una persona che porta gli occhiali, se li toglie, è in una condizione di disabilità ma la società ha superato questa condizione inventando gli occhiali; chi per un caso imprevisto ha preso una storta e fatica a camminare è in una condizione di disabilità che può superare con tutti gli accorgimenti esistenti; una persona con disabilità cognitive se ha poca dimestichezza con lo scritto e la lettura spesso non capisce il significato delle cose, ma se le stesse cose vengono scritte in un modo facile da leggere e da capire anche lei è inserita nella conoscenza delle cose.

Tutto questo cosa centra con l’iniziativa dell’U.S. Cremonese? Questo evento può mettere in moto il corretto ragionamento riferito alla disabilità, cioè che non venga più considerata una malattia ma una condizione in cui tutti possono incappare.

È molto importante perché il tutto avviene  nell’ambiente sportivo, il più amato, in un glorioso stadio dove hanno giocato nel tempo campionissimi, campioni e anche persone con disabilità.

Sperando che la cosa possa sviluppare un dibattito su ‘disabilità e società’ in cui si mettano in evidenza alcuni concetti basilari contenuti nella ‘Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità’, speriamo anche che questa iniziativa di devolvere parte degli incassi di manifestazioni sentite come questa possa diventare una ‘buona prassi’ con lo scopo di migliorare la qualità delle persone fragili e/o con disabilità.

Grazie Cavaliere e grazie U.S. Cremonese.

DARIO AMADEO DIOTTI (Presidente Anffas Cremona)

 

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