Mercoledì, 08 maggio 2024 - ore 00.17

I sindacati Venerdì 19 occuperanno le sede delle Province

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, dopo il sit-in davanti al Senato: "Sulla legge di stabilità nessuna risposta, è chiusura totale. Il governo è arrogante, le Regioni difendano i servizi e il lavoro".

| Scritto da Redazione
I sindacati Venerdì 19 occuperanno le sede delle Province

“Insopportabile atteggiamento indisponente. Nessuna risposta sul caos generato da scelte inconcludenti. Abbiamo persino sentito negare l'esistenza di tagli lineari. Perderemo ancora preziose professionalità  e quindi occupazione, i cittadini pagheranno con lo smantellamento dei servizi. Un atteggiamento irresponsabile”. Con questa nota Rossana Dettori,  Giovanni Faverin e Giovanni Torluccio, rispettivamente segretari Generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, commentano l'incontro tenutosi al Senato con i Sottosegretari Claudio Bressa e Angelo Rughetti e il relatore della  Legge di Stabilità, Senatore Giorgio Santini.

L'incontro è avvenuto a margine del sit-in dei lavoratori delle Province contro l'emendamento del Governo che “oltre a causare 20mila esuberi – aggiungono i sindacati – non affronta il nodo del riordino istituzionale, colpevolmente lasciato al suo destino dal Governo Renzi”.

“Venerdì 19 occuperemo tutte le sedi provinciali per scongiurare questa sciagura, con sit-in davanti alle Regioni affinché difendano i servizi ai cittadini. Non si voltino dall'altra parte e non utilizzino i lavoratori delle Province come merce di scambio. Adesso il Parlamento – concludono i tre segretari generali - si riappropri del ruolo che la Costituzione gli riconosce e rimetta mano a questo pasticcio”.

La giornata di oggi, 16 dicembre, è stata caratterizzata dai lavoratori delle Province italiane in piazza davanti al Senato. I dipendenti si sono radunati oggi alle 13.30 in Piazza delle Cinque Lune a Roma, per mettere in scena la loro protesta, proprio mentre in aula era in discussione la legge di Stabilità.

“Il riordino territoriale poteva essere il banco di prova del Governo ‘innovatore’. Invece si sta rivelando il suo più clamoroso fallimento”. Avevano detto nei giorni scorsi Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. La protesta era stata rafforzata dagli emendamenti proposti dal Governo e definiti “inacettabili” dalle federazioni dei dipendenti pubblici di Cgil Cisl e Uil: “c’è buio totale sul riordino delle funzioni, ma in compenso si vedono benissimo i tagli alle risorse (3 mld, da qui al 2017), il caos per i 56.000 lavoratori allo sbando e il divieto di prorogare i 2.500 contratti precari, che equivale a decretare l’impossibilità di garantire i servizi”.

Fonte : rassegna sindacale

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