Identità di Formaggio torna il 23 aprile a Milano all'interno del Congresso di Identità Golose, per il secondo anno sotto la partnership di Parmigiano Reggiano: un'edizione che mette il turbo fin dalla presentazione, che ha evidenziato il ruolo di un formaggio-simbolo del made in Italy anche nella ristorazione contemporanea.
Lo hanno confermato, ad esempio, le portate all'hub di Identità Golose in via Romagnosi ed elaborate da Riccardo Forapani, chef della scuderia di Massimo Bottura (già all'Osteria Francescana e oggi chef de cuisine al Ristorante Cavallino di Maranello), tra cui un visionario gelato al Parmigiano in stecco e ricoperto di cioccolato bianco.
Forapani sarà uno degli chef protagonisti di Identità di Formaggi insieme a Carmen Vecchione (Dolciarte, Avellino), Michele Casadei Massari (Lucciola Italian Restaurant, New York) e Davide Oldani del D'O di Cornaredo, che chiuderà.
E' un'edizione tanto più attesa dopo due anni di pandemia che, per causa delle ripetute chiusure dei locali di ristorazione, hanno fatto precipitare il canale Horeca all'ultimo posto come sbocco distributivo delle produzioni alimentari più identitarie (il 7% dei volumi nel 2021 e appena il 2% nel 2020). Come ha rimarcato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, "ora l'obiettivo è rimettere in pista e far correre di nuovo il mondo del "fuori casa", contando anche su quanto può garantire il nome" di questo formaggio-bandiera.
Per avvicinare ancor più la "narrazione" del Parmigiano Reggiano al grande pubblico è nato il progetto Parmelier, che si articola in un calendario di degustazioni guidate da esperti (sul modello dei sommelier del vino) in diverse città italiane: un modo per accentuare la conoscenza di un mondo articolato, fatto di tempi di produzione e stagionatura mutevoli che, insieme alle peculiarità dell'alimentazione delle bovine e alle tecniche di lavorazione del loro latte, un mondo tutto da esplorare sulle diversità sensoriali che caratterizzano il Parmigiano Reggiano. (ANSA).