Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 14.35

Il 25 aprile. Fascisti e nazisti non sono uguali ai partigiani|Mariella Laudadio

E sono quelle ragioni che noi ricordiamo il 25 aprile, non “l’obbedienza agli ordini” ma il sacrificio della vita in nome della libertà e della democrazia.

| Scritto da Redazione
Il 25 aprile. Fascisti e nazisti non sono uguali ai partigiani|Mariella Laudadio

Significato del 25 aprile Fascisti e nazisti non sono uguali ai partigiani | Mariella Laudadio

Gentile Direttore, trascorso da qualche giorno il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo, torno brevemente sulla nota stonata della equiparazione fatta dal Parroco don Achille Bolli durante la Santa Messa officiata al Cimitero in memoria dei Partigiani caduti durante la guerra di Liberazione.

Equiparare, accomunare, confondere chi cercava con ogni mezzo di prolungare disperatamente un regime foriero di morte e devastazione con chi quel regime voleva abbattere non si può e non si deve.

Le prime parole pronunciate da don Bolli mi hanno indotto, per la prima volta dopo tanti anni, ad uscire immediatamente dal Cimitero, come ha fatto anche il Presidente del Consiglio Comunale Carletti: il doveroso rispetto per i morti, tutti i morti, non deve consentire, a mio avviso, l’equiparazione di ciò che hanno fatto in vita; gli uomini, di fronte alla morte, sono tutti uguali, è in vita che si distinguono, a seconda delle ragioni che li muovono.

E sono quelle ragioni che noi ricordiamo il 25 aprile, non “l’obbedienza agli ordini” ma il sacrificio della vita in nome della libertà e della democrazia.

Il 25 aprile è quello e non altro.

Si dice che questa ricorrenza sia divisiva: se è ancora così la causa è il rifiuto di assimilare il concetto che, se avesse vinto l’altra parte, ora non sarei qui a scriverle.

Grazie per l’attenzione

Mariella Laudadio

Presidente Assemblea provinciale del Partito Democratico

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