Sabato, 27 aprile 2024 - ore 12.59

Il 4 novembre si celebra la fine della prima guerra mondiale

Una guerra diversa dalle precedenti. Le battaglie che si combatterono erano qualcosa di impensabile che neanche nelle guerre più sanguinose del passato si era mai visto.

| Scritto da Redazione
Il 4 novembre si celebra la fine della prima guerra mondiale

Di quell’ecatombe umana vorrei ricordare un evento incredibile che dimostra come nel grigiore della morte in quei terribili anni di guerra fosse possibile scorgere una luce di speranza e di umanità. Tutto iniziò alla vigilia di Natale del 1914. Nel nord della Francia nella regione delle Fiandre i reggimenti tedeschi da una parte, inglesi e francesi dall’altra erano acquartierati nelle rispettive trincee. Quand’ecco che verso sera dalle trincee tedesche si levarono canti natalizi. Francesi e inglesi risposero solidali a quei canti che risvegliavano in loro il ricordo struggente della famiglia lontana. Disarmati, uscirono dalle rispettive trincee, si incontrarono nella ‘terra di nessuno’e si scambiarono doni: tabacco, sigarette, bottoni. Il giorno di Natale del 1914 continuarono a fraternizzare e improvvisarono una partita di calcio. In quel 25 dicembre nessuno sparò nella zona delle Fiandre. Solo un soldato del 16° reggimento di fanteria della riserva bavarese non fraternizzò col nemico. Si chiamava Adolf Hitler. Dal giorno 26 a causa di perentori ordini emanati dai comandi superiori quei soldati, che di diverso avevano solo la divise, tornarono per i restanti quattro anni della Grande Guerra alla carneficina di sempre. Da quel giorno quando si incontravano nella ‘terra di nessuno’era per sbudellarsi con un colpo di baionetta. Quella follia nella quale erano precipitate 21 nazioni causò la morte di 10 milioni di civili, 9 milioni di soldati e 21 milioni tra mutilati e feriti. Georges Clemenceau che nel 1917 assunse la carica di Presidente del Consiglio e ministro della Guerra francese affermò: ‘La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai militari’.

Ernesto Alberichi (Spino d’Adda)

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