Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 13.35

Il giornale ‘La Provincia’ si rinnova. Ma la scelta comporta la perdita di 11 posti di lavoro di Gian Carlo Storti

Non sappiamo, nel momento, in cui scriviamo se è stato raggiunto o meno un accordo sindacale o sulla cassa integrazione o sulla mobilità od altro ancora. Quello che stigmatizziamo è che nella nota del Presidente Filippini è omesso solo il numero dei dipendenti che non lavoreranno più al centro stampa che è stato - per ragioni economiche- chiuso.

| Scritto da Redazione
Il giornale ‘La Provincia’ si rinnova. Ma la scelta comporta la perdita di 11 posti di lavoro di Gian Carlo Storti

Riportiamo un breve passo dell’artico di Pierluigi Filippini (pubblicato sul giornale La Provincia del 1 giugno 2016) : ‘ I l consiglio d’amministrazione della Società Editoriale Cremonese, che ho l’onore di presiedere, ha deciso di affidare a Csq la stampa del giornale La Provincia. E’ una decisione maturata a conclusione di una serie di contatti e incontri con i migliori stampatori presenti sul nostro territorio, nelle città vicine e in altre regioni. Negli ultimi cinque anni in Italia hanno chiuso una trentina di centri stampa. Il nostro ha perso diverse commesse e il mercato non giustificava più la prosecuzione dell’attività. La selezione naturale in atto si concluderà con la permanenza sul mercato delle aziende più forti e versatili. Centro Stampa Quotidiani, al quale adesso siamo legati, è leader del settore in Italia. Garantisce non solo la massima affidabilità e qualità del prodotto ma offre una serie di servizi e di opportunità che altri non sono in grado di dare e che saranno apprezzati dai nostri clienti e dai lettori. La scelta è caduta su Csq in un’ottica di sviluppo della nostra testata sotto diversi profili’.

Ora dietro questa scelta- ovvero la chiusura del Centro Stampa di proprietà del giornale La Provincia- vi è la perdita del posto di lavoro di 11 dipendenti.

Non sappiamo, nel momento, in cui scriviamo se è stato raggiunto o meno un accordo sindacale o sulla cassa integrazione o sulla mobilità od altro ancora. Quello che stigmatizziamo è che nella nota del Presidente Filippini  è omesso  solo il numero dei dipendenti che non lavoreranno più al centro stampa che è stato - per ragioni economiche- chiuso.

Non vogliamo mettere in discussione la legittimità della scelta. Non né abbiamo titolo né le competenze ma solo evidenziare il numero dei dipendenti che perderanno il posto di lavoro.

Ormai la crisi ci ha assuefatto a tutto e le cose che qualche tempo or sono sembravano rilevanti oggi sono nella norma  e passano sotto il silenzio totale.

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