Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 20.31

Muhammad Ali è morto.Il mussulmano che non accettò di andare in guerra in Vietnam di Gian Carlo Storti

Oggi se ne và un campione . Altri lo ricorderanno come il più grande del mondo di box io invece gli porterò rispetto per le sue scelte sociali ( convertirsi all’islam ed al pacifismo) ed a politiche per le quali divenne un simbolo per la sua gente e per tutti quei giovani, in America e nel mondo, che lottarono contro la guerra in Vietnam .

| Scritto da Redazione
Muhammad Ali è morto.Il mussulmano che non accettò di andare in guerra in Vietnam di Gian Carlo Storti

Su questo straordinario personaggio si scriveranno fiumi d’inchiostro. Io lo voglio solo ricordare per una sua scelta che toccò le nostre sensibilità di giovani pacifisti impegnati nella lotta contro la guerra in Vietnam.

Orbene a noi vent’enni , molto politicizzati, l’uomo divenne un nostro simbolo non perché  era , allora, il più grande campione di box, se non sbaglio dei pesi massimi, ma perché   come americano nero si convertì alla religione islamica e da quella posizione si batté sia per i diritti civili dei neri americani che contro la guerra in Vietnam.

Erano gli anni ’70 e lo scontro razziale negli USA era forte, come immensa era la protesta dei giovani americani contro la guerra in Vietnam.

Cassius Marcellus Clay , questo era il suo nome in origine, poteva godere della fama e della ricchezza che gli States  gli avevano riconosciuto.. Invece NO . Divenne islamico e si rifiutò di andare in guerra in Vietnam. Né pagò le conseguenze: gli tolsero i titoli e lo condannarono.

Non mollò e si rivolse alla corte suprema che lo riabilitò  permettendogli di combattere ancora sul ring.

Oggi se ne và un campione . Altri lo ricorderanno come il più grande campione del mondo di box io invece gli porterò rispetto per le sue scelte sociali ( convertirsi all’islam ed al pacifismo) ed a  politiche per le quali divenne un simbolo per la sua gente e per tutti quei giovani, in America  e nel mondo, che lottarono contro la guerra in Vietnam .

Come sono cambiati i tempi. All’allora l’islam divenne un simbolo di lotta per la pace in Vietnam. Ora invece è il simbolo del terrorismo.

Ed infine come non segnalare che Obama, primo presidente nero degli Usa, si è recato in questi giorni in Vietnam? Un gesto eticamente riparatore.

Dobbiamo rifletterci su e capire perché siamo arrivati a ciò.

Grazie Muhammad Alì, eri campione in tutto, hai lottato bene, riposa in pace.

Gian Carlo Storti

 

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