Sta accadendo in questi giorni a Cremona, dove il principale partito di maggioranza, il Pd, riproduce le spaccature che ha a livello nazionale. Un groviglio di correnti e cordate, che impegnano ogni attimo e ogni risorsa per beghe interne, accuse reciproche e litigi di ogni genere.
Dall'autostrada Cremona-Mantova, all'inceneritore non c'è una delle principali questioni di attuale interesse della città su cui siano d'accordo.
Il triste risultato è che a perderci sono sempre e solo i cittadini: abbandonati a loro stessi dall'immobilismo di Galimberti e danneggiati dalle lotte per il profitto (di pochi) e per il potere sulla cosa pubblica locale. Perché di questo si tratta. Profitto non certo per la gente ma per le solite imprese e/o società partecipate. Poltrone per sé stessi.
Il caso emblematico è rappresentato proprio dall'inceneritore. Una vera e propria macchina da soldi per le solite società partecipate, diventate ormai poltronifici della politica che elargiscono stipendi da capogiro per i propri dirigenti. Ma soprattutto, una chiara promessa elettorale tradita, per via di uno studio svolto in conflitto di interessi e sul quale lo stesso sindaco esprime notevoli dubbi. Questo modo di fare politica a tutti i livelli ci ha portato dove siamo oggi: con una disoccupazione senza precedenti, una pressione fiscale insopportabile e servizi pubblici essenziali inadeguati.
Lo spettacolo che il Pd locale ci ha dato in questi mesi e ci sta dando è drammatico. L'unica certezza che abbiano è che questa maggioranza non è in grado di governare Cremona.
Per evitare maggiori danni e togliere dall'immobilismo decisionale il sindaco Galimberti c'è solo una strada, oltre alle dimissioni, che è quella del referendum.
Indire un referendum consultivo sulle principali questioni che bloccano la maggioranza: inceneritore e autostrada. Ciascuno potrà portare le ragioni, a favore o contro, in un dibattito aperto. Saranno poi i cittadini ad esprimersi e l'amministrazione dovrà agire in base alle loro decisioni. Se non lo farà dovrà andare a casa.
Almeno questa sarà una certezza.
Danilo Toninelli Deputato MoVimento 5 Stelle Cremona