Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 12.42

IL QUADRO IMPRENDITORIALE IN LOMBARDIA Esiste un Sud della Lombardia?

I dati che emergono dalle anagrafi camerali per il primo trimestre del 2021 registrano una ripresa delle iscrizioni delle imprese (17.482 movimenti, pari al +10,8% su base annua)

| Scritto da Redazione
IL QUADRO IMPRENDITORIALE IN LOMBARDIA Esiste un Sud della Lombardia?

IL QUADRO IMPRENDITORIALE IN LOMBARDIA Esiste un Sud della Lombardia? 

L’analisi della situazione economica in Lombardia  per i primi mesi del 2021 evidenzia uno slancio positivo tuttavia, per area geografica, i risultati rivelano tendenze nettamente diverse con gap tra le aree più sviluppate dove si sta sperimentando o anticipando una ripresa e le aree meno sviluppate dove si affrontano sfide di salute pubblica e grave dissesto sociale. Le  opinioni  sono molto più positive ma mentre la pandemia si allontana stanno emergendo l'inflazione e le interruzioni delle catene di approvvigionamento.

I dati che emergono dalle anagrafi camerali per  il primo trimestre del 2021 registrano una ripresa delle iscrizioni  delle imprese (17.482 movimenti, pari al +10,8% su base annua): si tratta di un dato da non sopravvalutare, sia perché si confronta con il valore particolarmente depresso del primo trimestre dell’anno precedente, sia perché il divario con i livelli pre-Covid non è ancora colmato (la media delle iscrizioni negli analoghi periodi del triennio 2017-2019 è di circa 18.400 movimenti).

Il progresso rispetto ai minimi del 2020 suggerisce un miglioramento delle aspettative degli imprenditori  e delle imprenditrici sulle prospettive economiche.

Le cessazioni proseguono invece il trend decrescente mettendo a segno un ulteriore calo rispetto al 2020 (17.493 movimenti, -15,3% su base annua): l’effetto della crisi indotta dalla pandemia non è quindi ancora visibile nei dati sulle chiusure di impresa, sia perché queste richiedono spesso tempi lunghi sia perché le Istituzioni le hanno di fatto disincentivate tramite garanzie, sostegni e ristori.

Il carattere peculiare  dei dati di  iscrizione/ cessazione delle imprese dei primi mesi del 2021 si rivela  anche nel  dettaglio provinciale: dopo molti anni in cui l‘andamento del numero di imprese attive in Lombardia ha evidenziato una dicotomia tra la crescita di Milano (e in misura meno marcata di Monza) e il calo degli altri territori, nei primi tre mesi del 2021 la maggior parte delle province evidenzia invece una crescita su base annua.

Le uniche eccezioni sono rappresentate da Cremona (-0,1%), Sondrio (-0,5%) e soprattutto Mantova (-1,2%), che risente di un numero significativo di cessazioni d’ufficio riconducibili a operazioni di pulizia degli archivi da posizioni formalmente attive, ma nella realtà non più operanti da tempo.

Tra le province in crescita spicca invece il dato di Varese (+1,1%), seguita da Monza-Brianza (+0,7%), Brescia (+0,6%), Como (+0,6%) e Lecco (+0,5%), mentre Milano, anch’essa coinvolta da operazioni di pulizia degli archivi amministrativi, mostra un dato in linea con la media regionale (+0,4%).

La dinamica delle imprese attive risulta fortemente condizionata dal rallentamento delle cessazioni in corso da un anno a questa parte: per avere un quadro della propensione alla creazione di nuove imprese   dei territori può  essere utile analizzare il solo dato delle iscrizioni, più sensibili al ciclo economico.

Tale analisi evidenzia come rispetto al primo trimestre 2020 si verifichi una ripresa delle iscrizioni in tutti i territori tranne Cremona (-3,4%) e Sondrio (-9,4%), con punte superiori al 10% per Monza-Brianza (+15,1%), Como (+14,5%), Bergamo (+13,7%), Milano (+13,3%) e Varese (+12,7%).

Dal punto di vista  settoriale la crescita del numero di imprese attive su base annua è trainata dall’ampio comparto degli altri servizi (+1,8%), che rappresenta da solo quasi il 37% del tessuto imprenditoriale lombardo; anche il settore delle costruzioni mostra un incremento significativo (+1,2%), confermando la recente svolta positiva dopo numerosi anni di calo. Gli altri comparti evidenziano invece variazioni negative, sebbene di entità generalmente ridotta rispetto a quelle registrate a fine 2020: per il commercio e le attività di alloggio e ristorazione la flessione si attesta al - 0,5%, mentre la perdita risulta più consistente per agricoltura (-1,2%) e industria (-2,3%).

Per  il settore dell’artigianato il numero di posizioni attive risulta in crescita, seppur lievemente (+0,1%), per la prima volta dopo 12 anni: tale svolta risente probabilmente del già citato calo delle cessazioni in seguito alla pandemia, ma riflette anche il dato in crescita delle costruzioni (+1%), settore che rappresenta il 40% del tessuto artigianale regionale e che sembra beneficiare di un andamento economico positivo. Il numero di iscrizioni all’Albo  degli Artigiani risulta in crescita rispetto al minimo del 2020 (+5,2%), pur risultando ancora inferiore al periodo pre-Covid (5.348 iscrizioni contro una media di 5.750 nei primi trimestri 2017-2019).

Come Meritocrazia Italia  Lombardia ci impegneremo a supportare le imprese lombarde, in particolare di quelle femminili e giovanili, in attività formative, di sostegno al ruolo, nelle attività legate al turismo sostenibile  e nelle  attività di internazionalizzazione verso l’Expo di Dubai che aprirà al pubblico il 1° ottobre.

 

Fonte: Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Infocamere

BOLLETTINO 1 – LUGLIO 2021

Fonte Isa Maggi 

 

816 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online