Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 05.56

DAL DIGITAL DIVIDE AL GENDER DIVIDE IN LOMBARDIA| Isa Maggi

Parlare di digitale in Lombardia significa per noi parlare inevitabilmente di nuove professioni per il futuro legate al mondo delle donne e nuove generazioni

| Scritto da Redazione
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DAL DIGITAL DIVIDE AL GENDER DIVIDE   IN LOMBARDIA| Isa Maggi

Parlare di digitale in Lombardia significa per noi parlare inevitabilmente di nuove professioni per il futuro legate al mondo delle donne e alle nuove generazioni.

A marzo 2021 è stata avviata l’edizione 2021 di STEMintheCity, l'iniziativa del Comune di Milano che ogni anno promuove l'accesso ai percorsi e agli studi tecnico-scientifici e la diffusione della conoscenza sulle nuove tecnologie digitali come fattori positivi per il futuro della società e per una cultura senza stereotipi di genere.

In linea con l'Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile dell'ONU, tema guida di quest'anno, è stata la sostenibilità ambientale che trova nell'innovazione digitale, in costante accelerazione, un contributo essenziale per rispondere alle urgenze del Pianeta.

Secondo le stime, nel prossimo futuro il 90% delle professioni richiederà competenze informatiche e tecniche ed è indispensabile che il sistema educativo italiano offra oggi le qualifiche necessarie a raggiungere questi obiettivi. Per colmare il gender gap è perciò fondamentale ispirare le giovani generazioni a intraprendere carriere accademiche e professionali in ambito STEM affinché il digitale possa diventare uno dei più grandi alleati della sostenibilità, grazie a strumenti che permettono di salvaguardare le risorse, creare consapevolezza fra le comunità e collaborare fra realtà impegnate in questo ambito.

Le competenze digitali sono un universo di abilità tecnologiche e di digital soft skills, che spaziano dalla capacità di usare un computer, allo sviluppo software per l’intelligenza artificiale passando per competenze più di tipo relazionale e comportamentale che consentono alle persone di utilizzare efficacemente i nuovi strumenti digitali.

Le competenze digitali cambiano continuamente con l'evolversi delle tecnologie e cambieranno anche con il passare del tempo, perché quelle che oggi sono considerate "alfabetizzazione digitale", una volta universalmente acquisite, saranno date per scontate.

Infatti la “Strategia nazionale per le competenze digitali” in attuazione al Dipartimento Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha proprio l'obiettivo di eliminare il gap con gli altri Paesi europei, in termini di digitalizzazione e rispetto ai singoli assi di intervento, e di abbattere il digital divide tra le varie aree del nostro territorio nazionale attraverso iniziative concrete.

Alla Strategia si affianca il progetto portato avanti dal sistema delle Camere di Commercio “Digital skill voyager”, un nuovo strumento per la valutazione delle competenze digitali rivolto a imprenditori/ici , studenti/esse e lavoratori /ici e, più in generale, a tutti coloro che cercano uno strumento specifico per misurare le proprie competenze digitali e per valorizzarle sul mercato del lavoro.

La nostra riflessione si basa quindi su” come stimolare una consapevolezza più ampia sul ruolo che il cambiamento in atto può giocare per ridurre il Gender Gap e accrescere l’empowerment femminile nella ripresa post pandemica”.

La digitalizzazione si presenta come una sfida e un’opportunità di particolare importanza per le donne poiché contribuirà indubbiamente a migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro sotto molti aspetti, inoltre, le donne avranno la possibilità di apportare una propria visione, di costruire finalmente gli algoritmi e uno stile di leadership al femminile in un campo i cui benefici potranno essere di sostegno per tutti e per tutte. 

Ma noi crediamo che il mondo nuovo della società digitale debba essere costruito prima di tutto concettualmente.

Conflitti e contraddizioni del digitale che si erano manifestati ben prima della pandemia si sono ora acuiti. Tutte e tutti abbiamo dovuto misurarci con un anno e mezzo di relazioni a distanza e con il peso dell’assenza del corpo negli scambi. Eppure gli incontri on-line ci hanno permesso di approfittare della rete per pensare insieme a donne e uomini fisicamente lontani con cui non avremmo potuto parlare altrimenti.

Su tutto questo sentiamo la necessità di interrogarci, a partire dalla nostra esperienza per capire come la tecnologia informatica ha cambiato noi e il mondo e quale è l’impatto sulle pratiche politiche. Ad esempio: qual è il trade off fra eliminazione del gender gap e iperdiffusione della banda larga e quindi la tutela della salute per la implementazione diffusa del 5G? La scienziata Fiorella Belpoggi presente con il suo Istituto anche in Lombardia, a Crotta d’Adda, sta studiando la questione con uno studio indipendente e proprio in questi giorni ha partecipato ad una audizione al Parlamento europeo affermando che il problema sono i limiti delle frequenze.

Di questo ci dovremo anche occupare.

Isa Maggi (Meritocrazia Lombardia)

 

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