Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 14.58

IL SOUTHSTREAM SI FA FARAONICO

| Scritto da Redazione
IL SOUTHSTREAM SI FA FARAONICO

Il monopolista russo del gas, Gazprom, annuncia sofisticate tecniche di realizzazione della conduttura destinata ad incrementare la dipendenza dell'Unione Europea dall'oro blu di Mosca. La scarsa convenienza del Gasdotto Ortodosso per l'interesse dei Paesi UE.

 

Condannerà per molti anni l'Europa alla dipendenza energetica dalla Russia, ma almeno il Southstream sarà un gasdotto all'avanguardia. Nella giornata di venerdì, 25 Gennaio, Alexei Miller, Capo del monopolista statale russo del gas, Gazprom, ha annunciato l'intenzione di realizzare il gasdotto Southstream secondo moderne tecniche di costruzione.

 

Come riportato da una nota di Gazprom, Miller ha comunicato che il Gasdotto Ortodosso - com'è altrimenti noto il Southstream - avrà una scorza di 39 millimetri, e sarà in grado di sostenere una pressione di 27,73 Megapascal.

 

Come argomentato dal Capo di Gazprom, la necessità della particolare costruzione è legata alla natura del Southstream: in parte realizzato su terra, in parte progettato sul fondale marino.

 

Infatti, il Gasdotto Ortodosso è pianificato per veicolare 63 Miliardi di metri cubi di gas all'anno dalla Russia al terminale di Baumgarten, in Austria, attraverso il fondale del Mar Nero, Bulgaria, Serbia, Ungheria, Slovenia e Italia.

 

Critiche al Southstream sono state sollevate dalla Commissione Europea, che ha ritenuto il progetto contrario all'interesse dell'UE in quanto aumenta notevolmente la dipendenza del Vecchio Continente dalle esportazioni di gas della Russia, che ad oggi coprono già il 40% del fabbisogno totale dell'Europa.

 

Inoltre, diversi esperti hanno evidenziato come il Southstream non sia un investimento opportuno, prendendo atto della sempre minore quantità di gas estratta dai giacimenti russi.

 

La realizzazione del Gasdotto Ortodosso legherebbe il Vecchio Continente ad un solo fornitore destinato a non essere in grado di soddisfare la crescente domanda di gas dell'Europa.

 

A dare sostegno alle obiezioni sul Southstream è la natura squisitamente politica del progetto. Con la costruzione del Gasdotto Ortodosso, la Russia blocca la realizzazione del Corridoio Meridionale UE: fascio di gasdotti progettato dalla Commissione Europea per importare gas direttamente dall'Azerbaijan e, così, diversificare le forniture di oro blu dal quasi monopolio di Russia e Algeria.

 

La TAP esce rafforzata dal summit di Davos

 

Una delle infrastrutture progettate per diversificare le fronti di approvvigionamento di gas per l'Europa, il Gasdotto Trans Adriatico - TAP - è uscito rafforzato dal Forum Internazionale dell'Economia di Davos.

 

Come riportato da una nota del consorzio deputato alla realizzazione del Gasdotto Trans Adriatico, sempre venerdì, 25 Gennaio, Italia, Grecia, Svizzera e rappresentanti delle principali compagnie energetiche coinvolte nel progetto hanno ribadito con un documento il loro sostengo e coinvolgimento nella TAP.

 

La dichiarazione è stata sottoscritta dal Ministro italiano per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, dal Vice Ministro greco per lo Sviluppo Economico, Notis Mitarachi, dal Direttore dell'Ufficio Federale svizzero per l'Energia, Walter Steinmann, dal Capo del colosso energetico dell'Azerbaijan SOCAR, Rovnag Abdullayev, dal Capo della compagnia tedesca E.On, Klaus Schafer, e dall'Amministratore Delegato della compagnia svizzera AXPO, Hans Schultz.

 

Il Gasdotto Trans Adriatico è progettato per veicolare all'anno 21 Miliardi di metri cui di gas proveniente dall'Azerbaijan dal confine tra Turchia e Grecia fino in Italia attraverso l'Albania.

 

Compartecipata dal colosso norvegese Statoil, dalla AXPO e dalla E.On - con un'opzione per la SOCAR, il colosso britannico British Petroleum, e la compagnia francese Total per il controllo del 50% del pacchetto azionario dell'infrastruttura - la TAP è sostenuta politicamente dai governi di Italia, Grecia, Svizzera e Albania.

 

Il Gasdotto Trans Adriatico ha un'importanza strategica per l'interesse dell'Unione Europea e dell'Italia. Oltre a diminuire la dipendenza energetica dell'Unione Europea da Russia e Algeria, la TAP rende l'Italia il principale hub in Europa dell'oro blu azero, consente di abbattere i costi della bolletta per industrie e privati cittadini, e favorisce la creazione di posti di lavoro in un Paese fortemente interessato da una crisi economica e sociale.

 

Matteo Cazzulani

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