"Reputo importanti gli argomenti posti all'attenzione dalle associazioni di categoria a sostegno del mantenimento della sede legale della CCIAA a Cremona, che rappresenterebbe un baricentro accettabile anche per il Cremasco -dichiara Morena Saltini - che in caso contrario sarebbe costretto a guardare in altre direzioni".
"Davvero per un tessuto economico come il nostro è impensabile avere come punto di riferimento la città di Mantova. Ormai i nostri collegamenti e il nostro campo gravitazionale, anche sul piano economico, oltre che socio-culturale, sono con Milano e con l'area metropolitana. Al piu' con Lodi e Treviglio. Mantenere la CCIAA a Cremona deve essere un imperativo categorico. Ne va della "tenuta" di tutto il territorio cremasco" aggiunge Stefania Bonaldi-.
"Crediamo sia importante un pronunciamento dei sindaci dell'Area Omogenea Cremasca - concludono Bonaldi e Saltini- perché sarebbe proprio il mondo economico del Cremasco, con il suo tessuto di piccole e medie imprese, il più penalizzato da una politica così miope e insensibile alle specificità territoriali".