In ricordo di Pier Paolo Pasolini rivediamo il film 'Nel Paese di temporali e di primule'
il film “Nel Paese di temporali e di primule” di Andrea D’Ambrosio su Pier Paolo Pasolini andrà in onda sulla Rai tre Friuli il 6 marzo alle 9.15.
Il film uscito a maggio scorso in un cofanetto edito da Cecchi Gori insieme al libro “L’Eden di Pasolini” di Paolo Garofalo è un viaggio nella memoria e nei luoghi friulani del poeta.
Un documento unico prodotto e curato dal Circolo Immaginazione di Avellino con il contributo della Fondazione Friuli, del Comune di Casarsa della Delizia e della Fondazione Picentia. In collaborazione con i Quaderni di CinemaSud, la Cineteca del Friuli, il Centro studi Pasolini di Casarsa, la Società Filologica Friulana, L’Archivio del Movimento operaio e democratico, Associazione Punto Giovani e col patrocinio del Comune di Treviso.
Dopo aver viaggiato per il mondo il film verrà presentato a tutti i friulani.
DICHIARAZIONE DEL REGISTA:
“Sono felice che il mio dono a Pier Paolo possa essere visto da tutti i friulani. Ringrazio la direttrice della Rai Friuli Gioia Meloni che ha amato molto questo film che negli anni ha avuto molti estimatori. La cosa più importante per me è che persone che hanno amato Pasolini e che non ci sono più, possano rivivere ora sul piccolo schermo. Il cinema è anche memoria. E questo film è patrimonio di tutti quelli che hanno amato questo grande intellettuale che ci manca tantissimo. Chissà oggi cosa avrebbe scritto della pandemia o di questa guerra insensata. E dedico questa proiezione ai bambini, che da sempre sono le vere vittime delle guerre”.
Il film “Il film “Nel Paese di temporali e di primule” di Andrea D’Ambrosio su Pier Paolo Pasolini andrà in onda sulla Rai tre Friuli il 6 marzo alle 9.15.
Il film uscito a maggio scorso in un cofanetto edito da Cecchi Gori insieme al libro “L’Eden di Pasolini” di Paolo Garofalo è un viaggio nella memoria e nei luoghi friulani del poeta.
Un documento unico prodotto e curato dal Circolo Immaginazione di Avellino con il contributo della Fondazione Friuli, del Comune di Casarsa della Delizia e della Fondazione Picentia. In collaborazione con i Quaderni di CinemaSud, la Cineteca del Friuli, il Centro studi Pasolini di Casarsa, la Società Filologica Friulana, L’Archivio del Movimento operaio e democratico, Associazione Punto Giovani e col patrocinio del Comune di Treviso.
Dopo aver viaggiato per il mondo il film verrà presentato a tutti i friulani.
DICHIARAZIONE DEL REGISTA:
“Sono felice che il mio dono a Pier Paolo possa essere visto da tutti i friulani. Ringrazio la direttrice della Rai Friuli Gioia Meloni che ha amato molto questo film che negli anni ha avuto molti estimatori. La cosa più importante per me è che persone che hanno amato Pasolini e che non ci sono più, possano rivivere ora sul piccolo schermo. Il cinema è anche memoria. E questo film è patrimonio di tutti quelli che hanno amato questo grande intellettuale che ci manca tantissimo. Chissà oggi cosa avrebbe scritto della pandemia o di questa guerra insensata. E dedico questa proiezione ai bambini, che da sempre sono le vere vittime delle guerre”.
su Pier Paolo Pasolini andrà in onda sulla Rai tre Friuli il 6 marzo alle 9.15.
Il film uscito a maggio scorso in un cofanetto edito da Cecchi Gori insieme al libro “L’Eden di Pasolini” di Paolo Garofalo è un viaggio nella memoria e nei luoghi friulani del poeta.
Un documento unico prodotto e curato dal Circolo Immaginazione di Avellino con il contributo della Fondazione Friuli, del Comune di Casarsa della Delizia e della Fondazione Picentia. In collaborazione con i Quaderni di CinemaSud, la Cineteca del Friuli, il Centro studi Pasolini di Casarsa, la Società Filologica Friulana, L’Archivio del Movimento operaio e democratico, Associazione Punto Giovani e col patrocinio del Comune di Treviso.
Dopo aver viaggiato per il mondo il film verrà presentato a tutti i friulani.
DICHIARAZIONE DEL REGISTA:
“Sono felice che il mio dono a Pier Paolo possa essere visto da tutti i friulani. Ringrazio la direttrice della Rai Friuli Gioia Meloni che ha amato molto questo film che negli anni ha avuto molti estimatori. La cosa più importante per me è che persone che hanno amato Pasolini e che non ci sono più, possano rivivere ora sul piccolo schermo. Il cinema è anche memoria. E questo film è patrimonio di tutti quelli che hanno amato questo grande intellettuale che ci manca tantissimo. Chissà oggi cosa avrebbe scritto della pandemia o di questa guerra insensata. E dedico questa proiezione ai bambini, che da sempre sono le vere vittime delle guerre”.