A GENNAIO LA PROF.SSA DI CESARE DONATELLA PRESENTERA' IL SUO LIBRO A GROSSETO CON IL "LABORATORIO POPOLARE DI STORIA POLITICA, ECONOMICA E SOCIALE CONTEMPORANEA” (Data e luogo ancora da stabilire)
Tutte le associazioni – fondazioni culturali, ecc. interessate alla tematica del “Negazionismo” possono chiedere di partecipare attivamente come promotori e/o organizzatori nell’ambito del progetto "Laboratorio popolare di storia politica, economica e sociale contemporanea” scrivendo alla redazione del Forum Cittadini del Mondo
INTRODUZIONE DEL REATO DI NEGAZIONISMO IN ITALIA
DIFENDERE LA LIBERTÀ D'ESPRESSIONE, MA NON ASTRATTAMENTE
INTERVENTO DELLA PROF.SSA DI CESARE DONATELLA
La questione del negazionismo ha preso in Italia una piega singolare. Ha prevalso infatti un indubbio ottimismo e si è pensato che i negazionisti fossero quattro folli o quattro ignoranti, facilmente emarginabili. Ecco perché i singoli episodi sono stati letti come spiacevoli incidenti, dovuti in gran parte a disinformazione.
Come ricorda nel suo intervento Roberto Della Seta, sono stati gli storici - appartenenti a correnti diverse - a prendere l'iniziativa contro la legge. Che ne sarebbe allora della libertà d'opinione?
Ma chi nega non ignora. E il negazionismo non può essere accettato come un orpello della cultura contemporanea. Perché la negazione non è un'opinione, ma è piuttosto una dichiarazione politica. I negazionisti non sono ricercatori che hanno di mira la verità, non praticano lo scetticismo metodico per arrivare alla certezza. Al contrario, sono armati di convinzioni. Nel mio libro li ho chiamati «dobermann del pensiero»: chini crudamente sull'osso che non smettono di rodere, si attaccano al brandello di una prova, per respingere il tutto. Non sapremo mai la cifra esatta dei morti. Ma cambia per questo l'entità del crimine?
Ogni argomento diventa nelle loro mani un mezzo per raggiungere il fine: negare l'innegabile delle camere a gas. È venuto allora il momento di riconoscere che il negazionismo è un totalitarismo del pensiero perseguito in una salda continuità con il totalitarismo del passato.
Non deve sfuggire la complicità tra l'annientamento di ieri e la negazione di oggi. I primi negazionisti sono stati i nazisti stessi che molto presto hanno cancellato le tracce dei crimini facendo saltare, nel 1945, le camere a gas e i crematori.
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2013-10-28