L’incendio della plastica nella piattaforma San Rocco Cremona ha creato sconcerto (Elia Sciacca)
Egregio direttore l’incendio della plastica stoccata nella discarica di Cremona, ha creato sconcerto e preoccupazione nella cittadinanza, in quanto è risaputo anche dai sassi che bruciare la plastica, produce inquinanti altamente tossici come le diossine i Furani e gli idrocarburi policiclici aromatici.
Lle diossine hanno la spiacevole caratteristica di bioaccumularsi nei tessuti e negli organi, alterando il sistema immunitario ed altri effetti dannosi alla salute. Mi auguro che dopo questo grave incidente ambientale si decida finalmente di mettere le telecamere collegate al comando dei vigili urbani al fine anche di controllare gli eventuali ingressi dalle recinzioni di personaggi che da anni scavalcano le recinzioni.
A detta dell’arpa l’incendio essendo durato solo 20 minuti, hanno ritenuto gulp! di non effettuare la misura in loco delle eventuali diossine. Questo atteggiamento incomprensibile, lascia molto perplessa la cittadinanza visto che stava bruciando della plastica a cielo aperto e quindi necessariamente si saranno prodotte delle Diossine.
Infine, nell’attesa della versione delle autorità competente, mi permetto di asserire che l’incendio è di quasi certa matrice dolosa, non si può parlare certamente di auto combustione, visto la bassa temperatura ambiente del giorno dell’incendio, e aggiungo che la plastica non è soggetta al fenomeno all’autocombustione, quindi lascio a voi le conclusioni .
Elia Sciacca (Cremona)
