Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 09.24

La manifestazione Basta caporali. L’8 agosto Foggia scende in piazza

La decisione dei sindacati della Capitanata dopo la morte di 4 giovani agricoli che tornavano dal lavoro sui campi. “La verità di quanto accaduto non si esaurisce nella dinamica di quell’incidente. È il momento di dire basta a ogni forma di sfruttamento”

| Scritto da Redazione
La manifestazione  Basta caporali. L’8 agosto Foggia scende in piazza

La manifestazione  Basta caporali. L’8 agosto Foggia scende in piazza

La decisione dei sindacati della Capitanata dopo la morte di 4 giovani agricoli che tornavano dal lavoro sui campi. “La verità di quanto accaduto non si esaurisce nella dinamica di quell’incidente. È il momento di dire basta a ogni forma di sfruttamento”

“È il momento di dire basta a ogni forma di sfruttamento, di sottosalario. È il momento di abbandonare le orribili pratiche di caporalato che oramai rendono i lavoratori tutti succubi di una ‘normalità’ non più accettabili”. La Flai Cgil di Foggia, insieme a Fai Cisl e Uila Uil e alle associazioni di Capitanata che operano a vario titolo sul tema dei diritti in agricoltura, hanno organizzato una manifestazione provinciale mercoledì 8 agosto con concentramento dalle ore 18 presso il piazzale della Stazione. Il corteo si muoverà alle ore 18.30 e proseguirà sino a piazza Cesare Battisti (Teatro Giordano), dove si terranno gli interventi conclusivi.

La decisione dei sindacati giunge dopo che la terra di Capitanata è stata teatro di un tragico incidente stradale in cui hanno perso la vita quattro lavoratori agricoli di circa vent’anni e nel quale altri quattro sono rimasti gravemente feriti e stanno combattendo in queste ore tra la vita e la morte. “La verità di quanto accaduto sulla Sp 105 – affermano le tre sigle di categoria – non si esaurisce nella dinamica dell’incidente, ma ha radici ben più profonde, ormai tristemente note, fatte di marginalità sociale estrema, di ignobile sfruttamento dello stato di bisogno di ragazzi soli e senza diritti, costretti alla sopravvivenza tra le baracche dei ghetti, in un contesto sociale che sempre più li rende preda unicamente di sentimenti di rabbia e di insofferenza”.

“I ragazzi stavano tornando a 'casa' dopo una lunga giornata chini sotto il sole per la raccolta del pomodoro, che oggi deve annoverare tra i suoi costi altre quattro vite umane, la cui fine è testimoniata in maniera quasi sarcastica dalle tracce lasciate da quei quintali di pomodori riversi dopo lo scontro e che hanno tinto di rosso la strada”, si legge ancora nel comunicato: “Non è un incidente stradale come tanti pure tristemente se ne contano: noi lo consideriamo un evento-limite. Quanto accaduto accomuna tutti i lavoratori in agricoltura della Capitanata: il tema dello sfruttamento, della illegalità, del sottosalario, con diverse modalità, gravi o meno gravi, a secondo della debolezza dei lavoratori – italiani o stranieri – è una realtà sempre più presente nei nostri territori”.

Già molto lungo l’elenco delle adesioni, che è in continuo aggiornamento. Sinora hanno assicurato il loro appoggio Fai Cisl e Uila Uil territoriali, Flai, Fai e Uila nazionali, Terra!, Intersos, Libera, Arci, Acli, Anolf, Amici dei migranti, Associazione Baoubab, Associazione Arcobaleno,Cooperativa Alterego, Cooperativa Pietra di scarto, Caritas, Consulta immigrazione Comune di Cerignola, Associazione Solidaunia, Casa Sankara, Cgil Cisl e Uil Puglia e Foggia, Flai Fai e Uila Puglia, Arci Bassa Valle Cecina, Arci Puglia, Legambiente Circolo Gaia Foggia, Arci Ragazzi, Legambiente Nazionale, Fondazione Migrantes Puglia, Associazione San Giuseppe Cerignola.

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