Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 05.48

La Tasi non favorisce i contribuenti possessori di più immobili | Maurizio Manzi

Precisazione dell’Assessore Manzi rispetto a polemiche di alcuni cittadini

| Scritto da Redazione
La Tasi non favorisce i contribuenti possessori di più immobili | Maurizio Manzi

Egregio direttore, in merito alla lettera del signor Antonio Madoglio, (…), è doveroso precisare quanto segue. È priva di qualsiasi fondamento l'affermazione del lettore secondo cui il vigente sistema impositivo Tasi favorisce i contribuenti possessori di più immobili, a scapito dei possessori di una sola unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Innanzi tutto la categoria di contribuenti che secondo il signor Antonio Madoglio beneficerebbe del vigente sistema impositivo Tasi, costituita dai possessori di fabbricati diversi dall’abitazione principale, così come definita ai fini Imu (altri fabbricati, aree fabbricabili, fabbricati ad uso produttivo, negozi ecc.), cioè coloro che non sono soggetti passivi Tasi, è in realtà assoggettata al pagamento dell’Imposta Municipale Propria (Imu), il cui peso fiscale è ben superiore a quello della Tasi. Inoltre la legge non impone obbligo di copertura integrale dei costi previsti per i servizi indivisibili, attraverso il gettito Tasi. Di conseguenza l’entità del tributo singolarmente dovuto da ciascun contribuente non è determinato dal mero rapporto fra il costo totale dei servizi indivisibili ed il numero complessivo dei contribuenti Tasi. In altre parole non esiste un rapporto inversamente proporzionale fra il numero dei contribuenti e l’ammontare della singola pretesa tributaria, pertanto il signor Antonio Madoglio e tutti i contribuenti nella sua stessa situazione sono chiamati a contribuire al gettito Tasi semplicemente in relazione alle rendite catastali delle proprie abitazioni principali e relative pertinenze. La scelta dell’Amministrazione di assoggettare a Tasi esclusivamente l’abitazione principale e le unità immobiliari ad essa assimilate e relative pertinenze, così come definite ai fini Imu (ad eccezione di quelle appartenenti alle categorie di lusso A/1, A/8 e A/9), non è affatto iniqua, anzi mira ad equilibrare la pressione fiscale sui contribuenti locali, posto che tali tipologie di immobili, fatta eccezione per le abitazioni di lusso, non sono soggette all’imposta municipale propria (Imu). Viceversa, la Tasi non viene applicata (attraverso l’azzeramento della relativa aliquota) alle tipologie di immobili differenti dall’a bita zio ne principale e relative pertinenze, per le stesse motivazioni di equità fiscale, ovvero in considerazione del fatto che già scontano il regime di imposizione Imu. Ovviamente la facoltà di differenziare le aliquote Tasi in ragione del settore di attività nonché della tipologia e della destinazione degli immobili e di ridurne la relativa aliquota fino all’azzeramento, è prevista dalla normativa vigente.

Maurizio Manzi (assessore alle Risorse del Comune di Cremona)

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