Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 21.05

‘La via Maestra’: il 7 ottobre la CGIL di Cremona porterà a Roma 500 persone

Oltre 250 assemblee nei luoghi di lavoro, nelle leghe SPI, nelle Camere del lavoro e nelle sedi provinciali, alla mobilitazione

| Scritto da Redazione
‘La via Maestra’: il 7 ottobre la CGIL di Cremona porterà a Roma 500 persone ‘La via Maestra’: il 7 ottobre la CGIL di Cremona porterà a Roma 500 persone

Insieme per il futuro con ‘La via Maestra’: il 7 ottobre la CGIL di Cremona porterà a Roma 500 persone

Oltre 250 assemblee nei luoghi di lavoro, nelle leghe SPI, nelle Camere del lavoro e nelle sedi provinciali, hanno dato il via, sul territorio Cremonese, alla mobilitazione che culminerà con l’appuntamento di piazza, sabato 7 ottobre a Roma.

Un percorso che, insieme a delegate e delegati, iscritte e iscritti CGIL, volontarie e volontari SPI, è servito per raccontare i contenuti della proposta della CGIL e per coinvolgere tutte le persone attraverso il voto in una consultazione straordinaria. Facciamo, insomma, ciò che la politica ha smesso di fare: coinvolgere chi affronta le difficoltà, sui luoghi di lavoro e nella quotidianità perché democrazia è partecipazione.

Quella di Sabato non è solo la manifestazione della CGIL. Al nostro appello nazionale hanno aderito infatti oltre 100 associazioni della società civile e del volontariato, laiche e cattoliche, del nostro Paese.

E Cremona non è stata da meno: numerose le associazioni del territorio che hanno costituito un comitato per la mobilitazione “La Via Maestra - Insieme per la costituzione", associazioni come ACLI, ANPI, ARCI, Associazione 25 aprile, AUSER, Libera contro le mafie, Tavola della Pace, Legambiente, Pax Christi e molte altre ancora. 

Insieme vogliamo dire “basta” e portare alla luce i temi necessari per un vero cambiamento.

La Costituzione italiana – nata dalla Resistenza – delinea un modello di democrazia e di società che pone alla base della Repubblica il lavoro, l’uguaglianza di tutte le persone, i diritti civili e sociali fondamentali che lo Stato, nella sua articolazione istituzionale unitaria, ha il dovere primario di promuovere attivamente rimuovendo “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Siamo contro un modello politico che marginalizza istituzioni locali, sindacati, comunità e associazioni, limitando la partecipazione e, di conseguenza, la democrazia. Questo è il modello adottato dal Governo attuale e dalla Regione Lombardia, che impone decisioni cruciali senza un adeguato dialogo o confronto".

L’obiettivo dell’azione della CGIL e delle sue richieste è chiara: “Vogliamo risolvere i problemi”. 

E per farlo, è essenziale rivedere le attuali politiche del governo. Bisogna innalzare salari e pensioni, contrastare la precarietà e eliminare i contratti pirata mediante una nuova legge sulla rappresentanza. 

È fondamentale stabilire un salario minimo, sotto il quale non è lavoro ma sfruttamento. Invece di tassare gli extraprofitti, il governo scambia i lavoratori e i pensionati per dei bancomat. Un esempio preoccupante è l'idea di ridurre l’indicizzazione delle pensioni nonostante un’inflazione senza tregua.

Abbiamo bisogno di un'azione collettiva per trasformare il nostro Paese. Questo implica promuovere un nuovo modello di sviluppo sostenibile, garantire lavori stabili e di qualità, assicurare diritti fondamentali come la salute e l'istruzione e riformare il sistema fiscale in modo equo. Il nostro obiettivo è un sistema di welfare pubblico che protegga tutti i cittadini.

Il 7 ottobre, verso “La Via Maestra - Insieme per la Costituzione”, saranno circa 500 le donne e gli uomini che, insieme alla CGIL di Cremona, partiranno per riempire la piazza. E ci aspettiamo una grande piazza, una grande manifestazione intergenerazionale che possa aprire un processo diffuso di partecipazione attiva nei luoghi di lavoro e sul territorio. Solo così potremo cambiare il Paese e riappropriarci del futuro. 

Elena Curci

Segretaria Generale CGIL Cremona

 
 
 
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