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Lavoro, l'Europa non riparte

| Scritto da Redazione
Lavoro, l'Europa non riparte

I dati Eurostat certificano una riduzione dell'occupazione nell'Eurozona. Tra il primo e il secondo trimestre: -0,1%, -1% su base annua. Stabile il dato della Ue a 27. Andor: essenziali le politiche di rilancio

I dati sull'occupazione nell'Eurozona nel secondo trimestre dell'anno, diffusi oggi da Eurostat, mostrano che non c'è ripresa in questo settore e, quindi, "non c'è nessuna ragione per festeggiare". Lo ha detto il Commissario Ue all'occupazione, Laszlo Andor, lanciando un appello agli Stati a mettere in campo azioni a favore dell'occupazione.

"Queste cifre - ha dichiarato Andor - ci ricordano che le politiche di rilancio dell'occupazione restano essenziali sia nei paesi del centro che in quelli della periferia dell'Europa". Ancora, "per risolvere la crisi sono necessari nuovi progressi" e la realizzazione di un'autentica Unione economica e monetaria deve anche “rilanciare il suo aspetto sociale”.

I dati cui fa riferimento Andor certificano una diminuzione dell’occupazione dello 0,1% tra il secondo e il primo trimestre dell’anno. Nell'Europa a 27, secondo i dati diffusi dall'Eurostat, il dato è rimasto stabile. Su base annua l'occupazione è calata dell'1,0% nell'Eurozona e dello 0,4% nell'Europa a 27.

Fra gli Stati membri i cali più forti riguardano Cipro (-2,1%), Spagna (-0,5%), Olanda, Slovenia e Slovacchia (-0,3%). Nel trimestre la flessione dell'occupazione in Italia sul trimestre precedente è stata dello 0,3%. I maggiori aumenti si sono segnati in Estonia (+1,5%), Lituania e Portogallo (+0,8%), Lussemburgo (+0,7%) e Repubblica Ceca e Irlanda (+0,5%).

Fonte:
http://www.rassegna.it/articoli/2013/09/13/104302/lavoro-leuropa-non-riparte

2013-09-15

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