Sabato, 27 aprile 2024 - ore 01.08

Le vecchie abitudini sono difficili da abbandonare di E. Rampino

| Scritto da Redazione
Le vecchie abitudini sono difficili da abbandonare di E. Rampino

E’ una sgradevole sensazione svegliarsi un giorno, dopo un brutto episodio, e dover riconsiderare completamente il livello di maturità democratica che a partire dalle garanzie offerte ai cittadini, uno Stato che si definisce di diritto dovrebbe dimostrare di avere. Soprattutto se in questo Stato hai deciso da diversi anni di trasferire la propria residenza, creare una famiglia, pagare le tasse della pensione percepita dall’Italia, svolgere un’attività associazionistica collaborando con l’Ambasciata italiana, come faccio da quando vivo a Praga in Repubblica Ceca. Poi una sera di marzo intorno alle 20,30 , ti ritrovi passeggiando nelle vie del centro, ad essere avvicinato da un individuo sconosciuto che comincia a gridare contro di te frasi in inglese, a strattonarti seguendoti; cerchi di liberartene in tutti i modi ma si aggiungono a lui altre due persone di colore che ti impediscono di proseguire e cominci a capire che pretendono dei soldi che a loro dire avresti sottratto scambiando denaro con moneta bielorussa senza valore. Mentre tenti di spiegare senza conoscere sufficientemente la lingua che stanno sbagliando persona, si avvicinano due individui che si qualificano genericamente come agenti di polizia in orghese, pretendono i documenti che consegni loro con il sospetto che in realtà non si tratti di veri poliziotti e quando cerchi di comunicare con le difficoltà di chi non conosce la lingua, che si tratta di un equivoco pretendendo indietro i documenti, questi ti aggrediscono, ti immobilizzano con il viso per terra, ti  prendono a calci in testa e sul corpo e ti ammanettano fino all’arrivo, dopo diversi interminabili minuti in cui sei in quelle miserevoli condizioni fra una folla di curiosi, di un’auto della polizia che ti porta in un loro presidio. Lì rimani ammanettato fino alle due di notte con i polsi che ti sanguinano, i pantaloni che durante il trasporto sono scesi fino alle ginocchia mentre passano nel corridoio agenti uomini e donne che guardano e sorridono facendo battute sgradevoli sugli italiani. Mentre chiedi invano di poter essere assistito da un legale e da un traduttore per poter spiegare la propria posizione, senti nella stanza del capo agenti che scherzano e ridono confidenzialmente con l’accusatore, che quando viene congedato ti passa avanti con il comportamento ironico di chi ha portato a termine con successo il compito assegnatogli. Dopo averti sottratto dal portafogli 3.000 Corone equivalenti a circa 120 €, intorno alle due ti buttano letteralmente fuori senza nessuna spiegazione. Ho letto ed ascoltato più volte dei metodi autoritari e violenti della polizia che agiva spesso senza rispondere mai delle procedure usate durante il regime, contro chi veniva additato a torto o a ragione dai loro delatori come persona potenzialmente dannosa agli interessi del partito, ma francamente non pensavo di diventare vittima di una pratica simile a 25 anni di distanza dall’avvento della democrazia. Evidentemente questi comportamenti dannosi all’immagine di una nazione che per altri versi sta sforzandosi anche con successo di candidarsi fra le prime in Europa in tema di efficienza ed organizzazione economica e sociale, ancora fanno parte del bagaglio culturale di alcuni pezzi delle istituzioni, come quello della sicurezza. Al momento non ho elementi certi per poter affermare se l’episodio possa avere un nesso con la mia attività di presidente dell’ANPI in Repubblica Ceca, o con la mia attività di opinionista su alcuni giornali on-line, o soltanto per il fatto di essere italiano o se si tratti di una improbabile serie di coincidenze sfavorevoli, ma di certo si tratta di un abuso di potere su un cittadino incensurato che non ha mai avuto nulla a che spartire con il mondo della delinquenza e con la polizia e chiede che sia fatta luce e giustizia, anche se il danno all’immagine resterà irreparabile.

Elio Rampino -Presidente ANPI Repubblica Ceca

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