Giovedì, 03 luglio 2025 - ore 22.56

Liguria La prima parola è grazie ad Andrea, la seconda un peccato| Gianni Cuperlo

Come scrivono tutti i commenti di stamane la debacle del Movimento 5 Stelle che non raggiunge il 5% si è rivelata piombo nelle ali

| Scritto da Redazione
Liguria La prima parola è grazie ad Andrea, la seconda un peccato| Gianni Cuperlo Liguria La prima parola è grazie ad Andrea, la seconda un peccato| Gianni Cuperlo

Salve, mi permetto  di segnalarvi questa riflessione di Gianni Cuperlo sull'andamento della elezioni liguri. Tre le frasi che vi segnalo.

La prima : Peccato lo dico, pensando che abbiamo perso una sfida che avremmo potuto vincere dopo la gestione disastrosa della giunta Toti.

La seconda : la debacle del Movimento 5 Stelle che non raggiunge il 5% si è rivelata piombo nelle ali.

La terza: Enorme, fondamentale, rimane il dato dell’astensione.

Ed è su queste riflessioni che dobbiamo andare avanti nell'analisi . Il Pd è la forza fondamentale della futura coalizione alternativa alla destra.  Ci vuole tanta pazienza per costruire un programma comune. Adelante

Gian Carlo Storti

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 Elezioni Liguri La prima parola è un grazie ad Andrea , la seconda un peccato (nel doppio significato del concetto).

Grazie ad Andrea per la campagna che ha fatto, la passione che ci ha messo, il rigore di un programma costruito dal basso, la lealtà verso alleati e coalizione.

Peccato lo dico, pensando che abbiamo perso una sfida che avremmo potuto vincere dopo la gestione disastrosa della giunta Toti.

Il risultato andrà studiato e capito: a Genova Orlando si piazza nettamente davanti al sindaco della città e candidato presidente della regione.

Lo scarto di Imperia a favore di Bucci si è rivelato, invece, decisivo per il successo della destra.

Come scrivono tutti i commenti di stamane la debacle del Movimento 5 Stelle che non raggiunge il 5% si è rivelata piombo nelle ali.

La destra anche in una situazione di evidente difficoltà, ancora una volta ha saputo compattarsi dinanzi alla scadenza delle urne.

Il centrosinistra, noi, paghiamo il prezzo di divisioni, personalismi, competizioni, incompatibili con la costruzione a livello nazionale di un sistema di alleanze stabili e credibili.

Ma questo è un peccato nel senso della colpa.

Enorme, fondamentale, rimane il dato dell’astensione.

Possiamo recriminare sul punto percentuale mancato per il risultato deludente dei 5 Stelle, ma la montagna da scalare riguarda quel 54% di cittadini liguri che ha scelto di restarsene a casa.

Lo hanno fatto dopo una inchiesta che ha travolto la parte politica uscita di nuovo vincente da questo passaggio elettorale, il che significa che un clima di sfiducia verso la democrazia rappresentativa e le sue istituzioni è cresciuto sino al punto da rimuovere un sentimento di indignazione anche dinanzi ad avvenimenti dall’impatto e dalla portata enormi.

Il PD ha avuto un risultato straordinario confermando che siamo il pilastro fondamentale di una alleanza più ampia.

Da soli non bastiamo, ancora ieri questo dato è emerso con evidenza, ma senza di noi un’alternativa semplicemente non esiste e di questo dovrebbero ragionare le altre forze che si oppongono al governo Meloni.

Con il voto ligure, tutte le regioni del Nord sono governate dalla destra: dal Piemonte al mio Friuli Venezia Giulia, passando per Lombardia e Veneto.

Anche su questo sarà necessario riflettere e capire cosa e come bisogna cambiare.

Scrivo questo post mentre sono seduto nell’aula Vittorio Occorsio del tribunale di Roma in attesa che inizi la nuova udienza del processo per l’uccisione di Giulio.

Oggi verranno visionati i due servizi di Report che hanno ricostruito la tempistica con cui il governo italiano dell’epoca venne a conoscenza del sequestro del nostro giovane ricercatore.

Ancora è sempre qui, fino al giorno della sentenza.

Un abbraccio

Gianni Cuperlo

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