Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 19.53

Lo sport femminile strumento per la lotta alla violenze sulle donne di Pierluigi Torresani (Cremona)

E’ stato ricordato che mentre la squadra USA fresca vincitrice del mondiale veniva ricevuta alla Casa Bianca dal Presidente Obama, da noi un Presidente di Federazione liquidava alcune sacrosante richieste del movimento delle calciatrici con un : " Basta dare soldi a queste quattro lesbiche !".

| Scritto da Redazione
Lo sport femminile strumento per la lotta alla violenze sulle donne di Pierluigi Torresani (Cremona)

Egregio direttore, le tantissime iniziative relative al tema della violenza sulle donne e l'evento finale del Premio Mimosa, hanno messo in evidenza quanto sia ancora in salita il percorso verso una reale parità. In particolare nel mondo dello sport, le storie delle protagoniste che si sono alternate nell'Auditorium del Liceo Vida, hanno evidenziato ancora una volta alcuni temi di grande interesse; uno abbastanza noto, quello cioè della scarsa partecipazione delle donne a i ruoli di comando nel campo dello sport e uno di cui si parla di meno, ma che sta allontanando il nostro paese da modelli di sviluppo positivi : l'ostracismo socio culturale rispetto agli sport di contatto e combattimento , dal calcio a rugby, al basket, alla boxe ecc.ecc. Una situazione che esclude l'Italia dalla più grande rivoluzione dello sport femminile, vale a dire l'esplosione della pratica del calcio. Nel corso dell'evento è stato ricordato che mentre la squadra USA fresca vincitrice del mondiale veniva ricevuta alla Casa Bianca dal Presidente Obama, da noi un Presidente di Federazione liquidava alcune sacrosante richieste del movimento delle calciatrici con un : " Basta dare soldi a queste quattro lesbiche !". Nel nostro paese le evidenze statistiche si fondono con la descrizione di grandi condizionamenti ai danni delle bimbe in fase di avviamento allo sport attraverso l'invenzione di una gabbia psicologica in cui vengono imprigionati i loro gusti e le loro inclinazioni. Il tutto funzionale ad un malinteso concetto di "femminilità", per il quale alcune discipline sarebbero più adatte alla pratica delle ragazze. Il che è una bugia clamorosa che serve solo a perpetuare uno schema di società maschilista anche in campo sportivo. Argomenti difficili da affrontare che però vengono agiti nella quotidianità familiare che poi fanno statistica e grandi numeri. Difficile poi riparare a danni e modelli di veline e di donne oggetto, ben promosse da grandi campagne mediatiche: Il Premio Mimosa allo sport femminile per il nostro territorio, potrebbe non fermarsi all'assegnazioni di meritati riconoscimenti a donne di grande valore, ma diventare un Osservatorio Permanente sulla condizione della Donna che pratica Sport, visto nell'ottica di una vera emancipazione della condizione femminile. Questo almeno per la città e la provincia di Cremona.

Pierluigi Torresani (Cremona)

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