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Lodi.Il Commercio riparte

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Lodi.Il Commercio riparte

IL COMMERCIO RIPARTE: +3,8% TRIMESTRALE, +0,51% TENDENZIALE
Dati positivi, a fine anno, per il commercio al dettaglio provinciale. Nel trimestre ottobre-dicembre 2010 le vendite nel lodigiano hanno messo a segno un miglioramento relativo del 3,8% rispetto al trimestre precedente, mentre su base tendenziale la variazione è risultata contenuta ma in ogni caso favorevole ( +0,51%).

Sorprendentemente i due indicatori congiunturali riservano al commercio lodigiano i vertici delle graduatorie provinciali per volume d’affari. In tal senso, il commercio locale è quello che presenta l’ andamento maggiormente incoraggiante in Lombardia.  Le cui variazioni medie si attestano sul +2,85% congiunturale, mantenendo però ancora la negatività su base tendenziale (-1,11%).

Secondo l’indagine congiunturale di Unioncamere Lombardia, alla quale collabora anche l’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Lodi, l’incremento complessivo dei volumi è stato determinato dalla forte ripresa delle vendite alimentari, che nel trimestre di fine anno, grazie anche alle festività  hanno fatto segnare una variazione del 13,5%,  che ha premiato in particolare gli esercizi di media-dimensione (10-49 addetti).

Negli altri comparti – non alimentare e non specializzato -  le vendite nel trimestre in esame hanno, invece, incrementato del 3,29% il non-alimentare e del 2,9% le attività non-specializzate.

L’indagine congiunturale mette peraltro in evidenza come nel trimestre in esame  i prezzi siano rimasti sostanzialmente fermi.  A loro volta, gli ordini ai fornitori hanno presentato un saldo positivo del 9,3% rispetto il precedente trimestre e l’occupazione si è conservata sostanzialmente stabile, con tassi di ingresso (per le imprese del campione) dello 0,76% e d’uscita dello 0,38%.

Le prospettive segnalate per il trimestre in corso (gennaio-marzo 2011), evidenziano per le vendite un aumento nel 28,1% dei casi e stabilità per il 59,4%. A questa rilevazione corrisponde un aumento degli ordini ai fornitori per il 18,8% dei casi e la stabilità per il 62,5%, con un saldo positivo sul trimestre precedente del +9,36% A sua volta il volume degli affari viene previsto in crescita dal 21,9% dei casi e fermo dal 59,3%, con prospettive di aumento occupazionale per il 6,1% dei casi e in diminuzione per il 3%. 

Il Commercio nel Lodigiano e in Lombardia

(Indagine congiunturale del IV trimestre 2010)

 

Volume d’affari

Prezzi

Ordini

Occupazione(*)

Prospettive*

 

Var. % Trim.prec.

Stesso trim.  anno .prec.

Var. % Trim.prec.

Saldo

Trim..prec

Saldo

Anno.prec

tasso % ingresso

tasso%  uscita

Vendite

I trim. 2011

Varese

3,64

-0,10

0,13

5.43

-14,13

2,51

1,47

13,0

Como

2,55

-1,64

-0,24

0,00

-28,36

3,27

2,32

16,9

Lecco,

2,11

-0,04

0,54

10,87

-8,70

3,74

1,98

8,9

Sondrio

-0,84

-1,21

0,37

-14,29

-16,33

8,21

0,95

21,7

Milano

3,49

-1,82

0,42

-0,46

-25,70

1,21

1,96

7,5

Lodi

3,80

+0,51

0,02

9,36

0,00

0,76

0,38

15,6

Bergamo

1,45

-1,64

0,31

-13,21

-31.3

4,52

3,85

18,1

Brescia

-0,09

-1,26

0,43

-16,36

-26,61

1,41

1,76

14,5

Pavia

2,66

-2,25

0,43

-12,50

-32,39

2,50

3,05

20,3

Cremona

-0,50

-1,69

-0,37

-12,20

-11,90

3,73

3,26

31,7

Mantova

3,13

+0,33

0,37

5,97

-22,39

11,40

10,05

22,7

Monza e Brianza

5,56

-0,49

0,35

9.33

-26,67

0,55

3,45

10,8

Lombardia

2,85

-1,11

0,28

-3,09

-23,09

2,79

2,79

15,0

Fonte: Camera Commercio Lodi su dati Indagine campionariae Unioncamere Lombardia
Nore: * I tassi d’ingresso e di uscita dell’occupazione sono calcolati sul numero addetti del campione
**  Prospettive vendite: saldo (punti%) delle segnalazioni di segno opposto (aumento-diminuzione)

Una dichiarazione del Presidente Alessandro Zucchetti: “ Il miglioramento degli indicatori di dicembre del commercio al minuto documentano quanto meno una ripresa di fiducia dei consumatori, anche se i  sintomi recenti non possono  certamente essere considerati rassicuranti in senso assoluto. Essi sono più da percepire  come attese positive e come ridimensionamento dei pessimismi interrelati  alla precedente caduta dei consumi conseguenti al rallentamento della dinamica delle retribuzioni e a una occupazione  in affanno.

Lo scenario offerto dal commercio locale nell’ultimo trimestre dell’anno ci dice che le preoccupazioni degli operatori hanno tono meno drammatico e che le possibilità di un rilancio stanno prendendo posizione, alla luce anche degli andamenti favorevoli registrati dal manifatturiero industriale e artigiano e dall’andamento del turismo.”

CAMERA DI COMMERCIO – Ufficio Stampa – rif. ALDO CASERINI

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