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Lodi.Pagare i fornitori nel rispetto del patto di stabilità

| Scritto da Redazione
Lodi.Pagare i fornitori nel rispetto del patto di stabilità

Eseguire le opere pubbliche pagando i fornitori e rispettando il patto di stabilità: è questo l'imperativo del bilancio di previsione 2011 della Provincia di Lodi, che proprio ieri, lunedì 6 giugno, ha iniziato il suo iter nelle commissioni consiliari. Ed è questo che ribadisce l'Assessore al Bilancio di Palazzo San Cristoforo, Cristiano De Vecchi, che ha ultimato il lavoro preparatorio del protocollo d'intesa che vedrà alcuni Istituti bancari partner della Provincia e della Camera di commercio in uno strumento assolutamente innovativo per un'amministrazione pubblica che vuole rispettare il patto di stabilità senza attuare un totale congelamento degli investimenti.
In sostanza, la Provincia (inizialmente con 100.000 euro) e la Camera (con 50.000 euro) istituiranno un fondo che servirà a rimborsare la maggior parte degli oneri finanziari (una parte sarà sostenuta invece dagli imprenditori favorevoli ad aderire alla proposta) sulle anticipazioni che verranno erogate a fornitori e aziende impegnati nei cantieri. Denaro che altrimenti, in forza delle normative sul patto di stabilità (accordo tra gli Stati membri dell'Unione Europea, che vincola a cascata anche gli Enti locali dei singoli Paesi a rispettare un equilibrio tra entrate e uscite), le imprese dovrebbero aspettare.
“E' un esempio delle politiche attive per il rilancio del lavoro e dell'economia territoriale che la Provincia ha deciso di perseguire, da un lato per garantire che gli investimenti, soprattutto su opere considerate strategiche per il Lodigiano, non vengano congelati, e dall'altro per permettere alle imprese che lavorano per l'Ente pubblico e che hanno problemi di liquidità di accedere il più velocemente possibile al denaro cui hanno diritto”, spiega l'Assessore De Vecchi, che si è molto speso con la Giunta Foroni per sbloccare pagamenti che altrimenti la normativa sul patto vorrebbe ritardati.
Una procedura che verrà adottata anche per la variante alla ex statale 234 tra Maleo e la via Emilia, a Casalpusterlengo, che nel suo tratto iniziale – fino a Codogno – potrebbe essere inaugurata già a settembre. La medesima alternativa alle lunghe attese imposte dal patto a tutti gli enti locali verrà offerta, fra l’altro, anche agli agricoltori della Bassa cui sono stati espropriati i terreni per la realizzazione della strada.
“Con la Coldiretti e gli altri rappresentanti della categoria sono in corso confronti da tempo – spiega De Vecchi – in un clima che continua ad essere molto positivo e costruttivo. Comprendiamo il disappunto di alcuni proprietari, che attendono quanto dovuto. Ma proprio per questo stiamo cercando, insieme alle organizzazioni di categoria, di verificare tutte le strade possibili per garantire i pagamenti previsti. Il problema non è rappresentato da mancanza di soldi nella casse provinciali; il fatto è che, per i vincoli imposti dal patto di stabilità, non si possono spendere subito, dovendo rispettare i limiti di cassa prestabiliti dal patto stesso. Il meccanismo attivato con la Camera di Commercio e le Banche crediamo possa rappresentare un'alternativa importante. I tempi per la sua attuazione concreta sono solo quelli tecnici per l'approvazione del bilancio di previsione, fra un paio di settimane”.
Una situazione, quella della sofferenza dei pagamenti, che non riguarda la sola 234 e che, soprattutto, non è attribuibile all'amministrazione Foroni: “Basti pensare che restano ancora da chiudere espropri relativi ai lavori sulla 235 (Lodi-casello), che risalgono ai tempi dell'amministrazione Guerini – ricorda De Vecchi -. Ed è dal 2007 che l'amministrazione provinciale, allora guidata da Felissari, per riuscire a rispettare i vincoli del patto ha continuato a riscuotere soldi frenando i pagamenti. Si può ben immaginare come a un certo punto la situazione sia diventata ingestibile: è quella che ci siamo trovati e alla quale abbiamo messo mano fin dal nostro insediamento. Ricordiamo che è proprio tale situazione che ha portato la Provincia fuori patto nell’anno 2009, con tutte le sanzioni conseguenti”. Ci vorrà ancora un po' di tempo per arrivare a regime con il sistema concordato con la Camera di Commercio. “Ma è un atteggiamento che non giova a nessuno quello di confondere le carte in tavola e di cavalcare una situazione che ha radici lontane”, conclude l'Assessore rivolto a chi oggi non governa la Provincia.

fonte. Provincia di Lodi

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