“Ci stanno arrivando segnalazioni da parte del mondo universitario del pericolo che questi tagli mettano in discussione servizi essenziali come la mensa o gli alloggi per gli studenti fuori sede e anche l’erogazione delle borse di studio – spiega Fabio Pizzul, consigliere regionale del Pd e capogruppo in VII Commissione Cultura e istruzione –. Dai 23 milioni di euro del bilancio 2016 la Giunta Maroni vuole passare ai 20 previsti per il prossimo anno: noi non ci stiamo e presenteremo degli emendamenti volti a riportare la cifra almeno a quanto stanziato quest’anno”.
Pizzul aggiunge: “La Giunta sostiene di avere confermato il proprio contributo al monte complessivo del diritto allo studio universitario, pari a circa 680mila euro all’anno, ma i conti non tornano: se è vero che sul capitolo di bilancio delle borse di studio il contributo permane, su quello dei servizi al diritto allo studio la situazione è quella che ci hanno segnalato e che andremo a denunciare con un intervento durante la seduta di Consiglio”.
Già nel 2014 gli studenti avevano manifestato, ricorda il consigliere Pd, “per scongiurare un taglio che allora era ipotizzato nell’ordine del 45 per cento. A tre anni di distanza, nonostante le assicurazioni dell’assessore regionale all’Istruzione Aprea, sommando i singoli bilanci annuali, i tagli rischiano di superare abbondantemente il 30 per cento. Come dire che le promesse fatte allora sono state completamente disattese”.
Pizzul chiosa: “Parlano tanto di sostenere ricerca e università, ma poi i numeri dicono un’altra cosa”.