Lunedì Steven Wilson a Cremona, il leader dei Porcupine Tree live al Ponchielli

A grande richiesta, dopo il tutto esaurito lo scorzo marzo, Steven Wilson torna in Italia. Forte del successo del suo quarto album solista, Hand. Cannot. Erase., il leader dei Porcupine Tree è pronto a esibirsi di fronte ai suoi tantissimi fan lunedì sera al Teatro Ponchielli di Cremona (sarà poi a Roma).

Nato il 3 novembre 1967, il musicista inglese è leader, fondatore, chitarrista e cantante del gruppo progressive rock Porcupine Tree. Nato a Hemel Hempstead, Hertfordshire, Steven scopre la musica all’età di 8 anni, quando a Natale i genitori gli regalano The Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd e Love To Love You Baby di Donna Summer. Dai Pink Floyd impara il gusto per la psichedelia, la sperimentazione e per la musica progressive, come si vede nei suoi Porcupine Tree, mentre da Donna Summer prende il gusto per il groove, da cui i No Man saranno influenzati.

In ambito solista, il suo primo vero lavoro originale è Insurgentes (2009). Il disco, che artisticamente non si sposta molto dalle coordinate stilistiche tracciate dai Porcupine Tree, vede la partecipazione di alcuni dei più acclamati musicisti in ambito progressive metal, tra cui Gavin Harrison (già con lui nei Porcupine Tree) alla batteria, Tony Levin (Peter Gabriel, King Crimson) al basso e Jordan Rudess alla tastiera (Dream Theater).

Tra produzione e missaggio, invece, Steven Wilson ha lavorato su alcuni album degli Opeth (Blackwater Park, Deliverance, Damnation e Heritage), in cui ha anche arrangiato i cori e suonato chitarre e tastiere, sull’ultimo degli Orphaned Land, su We’re Here Because We’re Here e Weather Systems degli Anathema.

Nel 2010 collabora con il gruppo drum & bass australiano Pendulum, per una canzone dell’album Immersion, The Fountain.