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L'UNIONE EUROPEA MULTERÀ GAZPROM

| Scritto da Redazione
L'UNIONE EUROPEA MULTERÀ GAZPROM

L'UNIONE EUROPEA MULTERÀ GAZPROM
La Commissione Europea vicina a multare il monopolista statale russo del gas per condotta anticoncorrenziale nel libero mercato UE. I contratti con Europa Centro-Orientale ed Occidentale nel mirino dell'Ente anti-trust europeo

In Unione Europea non si scherza: il libero mercato è un principio da rispettare. Nella giornata di giovedì, 3 Ottobre, la Commissione Europea ha dichiarato l'avvio della preparazione di una multa nei confronti del monopolista russo del gas Gazprom, accusato di condotta anticoncorrenziale nel mercato UE.

Come riportato dalla Reuters, la Commissione Europea ha terminato un'inchiesta durata un anno, con cui è stato certificato che Gazprom ha importo prezzi ingiusti, collegando il tariffario per il gas a quello mondiale del greggio, ai Paesi dell'Europa Centro-Orientale.

L'inchiesta ha però riguardato l'attività di Gazprom non solo nei Paesi che dipendono per più del 75% dal gas della Russia -come Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Bulgaria- ma anche presso i grandi colossi energetici dell'Europa Occidentale.

Come rilevato dalla Commissione Europea, il monopolista russo del gas ha imposto alla compagnia austriaca OMV e al colosso italiano ENI il divieto di riesportare in altri mercati il gas russo importato da Gazprom.

Da parte russa, nessuna reazione alla notizia della possibile multa, ma c'è chi in Europa è pronto a scommettere che, alla fine, Gazprom, che rifornisce un quarto del gas utilizzato in Europa, sarà pronto a fare concessioni pur di mantenere la posizione di monopolio in buona parte dell'UE.

La politica dei gasdotti di Mosca in UE

Da risolvere è però il nodo del gasdotto Southstream, che Gazprom ha progettato dalle coste meridionali russe fino in Austria attraverso il fondale del Mar Nero, Bulgaria, Serbia, Ungheria, Slovenia ed Italia per incrementare sensibilmente la quantità di gas esportata in UE.

Lecito ricordare che la Russia si avvale dell'arma energetica per realizzare scopi di natura geopolitica, come la disgregazione dell'UE, in una logica di divide et impera del Vecchio Continente che, secondo i piani del Presidente russo, Vladimir Putin, deve portare Mosca a ricoprire un ruolo predominante nella geopolitica globale.

La Commissione Europea ha dichiarato contrarietà alla realizzazione di un gasdotto che mette a serio repentaglio la diversificazione delle forniture di gas UE.

Tuttavia, sono forti gli interessi, sopratutto di colossi energetici europei occidentali come l'ENI, la compagnia tedesca Wintershall e la francese EDF, nel realizzare l'infrastruttura.

Matteo Cazzulani

Freelance Journalist

m.cazzulani@gazeta.pl

http://matteocazzulani.wordpress.com

http://matteocazzulaniinternational.wordpress.com

2013-10-05

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