Dopo che la società Albion s.r.l. ha terminato lo studio della situazione finanziaria di AEM nel gennaio 2015, come commissionatole dalla Giunta Galimberti, si è formata la consapevolezza dell’ Amministrazione Comunale e del nuovo C.d.a di AEM, della gravità della situazione debitoria della municipalizzata.
Al 31.12.14 la situazione debitoria era pari a complessivi euro 109,32 milioni di euro con aumento del debito verso LGH e fornitori di AEM Gestioni e di Linea Com.
E’ perciò iniziata una valutazione complessiva della situazione che ha portato a sviluppare due strategie illustrate in Commissione Bilancio e nella seduta del Consiglio Comunale del 30/3/15, data di approvazione di questa linea, dall’ assessore al Bilancio Dott. Manzi :
In primo luogo un piano di razionalizzazione dell’ organigramma di AEM e delle sue partecipate, che ha visto la riconduzione della gestione pubblica della sosta a raso ed in struttura, ad un'unica società interamente pubblica in house, totalmente controllata da AEM s.p.a, con futuro adeguamento dello statuto dell’ attuale Cremona Parcheggi s.r.l. , che verrà rinominata Cremona Mobilità s.r.l. Una volta compiute le operazioni di razionalizzazione della struttura societaria delle controllate di AEM in rispetto della legge di Stabilità nr. 190 del 23 /12/2014, come è stato approvato nel Consiglio Comunale del 30/03/15, avverrà il piano di razionalizzazione delle società direttamente e indirettamente detenute, che evidenzia la sopravvenuta necessità di distinguere l’ affidamento delle attività strumentali, dai servizi pubblici locali.
Questa razionalizzazione pur nel rispetto della normativa vigente è sostenuta dalla supposizione di migliorare la governance e la gestione dei servizi e delle attività.
La seconda e parallela strategia per la “salvezza” di AEM, propone di perseguire la riduzione del debito finanziario tramite dismissioni che comprendono : le reti di comunicazione della fibra ottica orizzontale e verticale, l’ immobile dell’ ex bocciodromo di via Gadio, la cessione di parte dell’ area ex Annonaria per la realizzazione del Polo Tecnologico oltre a richieste di dilazioni temporali agli istituti bancari.
Ma tutto questo non è sufficiente per coprire la situazione debitoria, che follemente si è accumulata negli anni , trascinando nel tempo il problema del risanamento dell’ azienda alle Amministrazioni successive. Ora, stabilire quali siano i responsabili sembra non essere d’ interesse per l’ Amministrazione, tesa ad un piano di recupero dell’ aspetto debitorio, ma credo che ai cittadini cremonesi potrebbe interessare saperne di più su come e perché si è creata questa voragine.
Proprio perché le dismissioni sopraddette non sarebbero sufficienti, è di questi giorni la notizia, che AEM vende KM, la sua partecipata di cui detiene il 51% dei trasporti urbani ed extraurbani di Cremona . L’ avviso d’ asta pubblica è stato pubblicato su quotidiano di testata nazionale con una base d’ asta della quota azionaria di circa 3,5 milioni di euro. Ma sarà questa ulteriore goccia nel mare che servirà a sanare i pesanti problemi finanziari AEM? Certamente no!
Il resto della KM è di proprietà del Gruppo Arriva che è parte di società leader mondiale in mobilità, logistica e network: la Deutsche Bahn.
La tensione che può seguire a questo tipo di cessioni è l’ incertezza sul mantenimento dei posti di lavoro. Certo! Quando ci sono da trovare dei capri espiatori dei danni provocati dai soliti dirigenti ignoti, chi inciampa nelle maglie della riorganizzazione aziendale? Sono regolarmente coloro che son senza colpa e senza peccato: i dipendenti.
Il M5S auspica che vengano date delle rassicurazioni ai dipendenti KM sulla salvaguardia del loro impiego o di eventuali proposte come estrema ratio, di mobilità all’ interno di AEM e delle sue partecipate.
Prof.ssa Maria Lucia Lanfredi ( Consigliere M5S di Cremona )
