Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 20.03

Ma alla politica interessa la chiusura dell’inceneritore? Di Luciano Losi (Cremona)

Egregio direttore, dopo avere letto dichiarazioni e commenti sulla questione inceneritore e autorizzazione integrata ambientale, entro in argomento dicendo che sono allibito.

| Scritto da Redazione
Ma alla politica interessa la chiusura dell’inceneritore? Di  Luciano Losi (Cremona)

Si è scatenato il solito teatrino della politica - questa volta locale - con richiami al passato (sul quale, anche per altre questioni, sono in molti gli amministratori che dovrebbero stare zitti) mancando la sottolineatura dell’aspetto più importante. Mi spiego. L’amministratore delegato della holding ‘Lgh spa’ - che controlla ‘Linea Reti e impianti srl’ gestore dell’inceneritore - ha dichiarato «l'ipotesi di chiusura sarà valutata compatibilmente con gli scenari dell'efficientamento  del sistema di gestione dei rifiuti , del recupero energetico e del servizio di teleriscaldamento della città di Cremona». La conseguenza del verificarsi dello scenario delineato sarebbe la chiusura dell'inceneritore cinque anni prima (2024) della scadenza dell’Aia (2029). Mica roba da poco, specialmente perché asserita da chi avrebbe - in teoria - l’interesse a far durare più a lungo possibile l’operatività di un cespite patrimoniale.

E a questo punto succede che la politica cittadina all’opposizione si affretta a dire che si tratta di ipotesi fantasiose e di dichiarazioni rese a beneficio dell’amministrazione comunale, anziché chiedere lumi su come Lgh spa sia arrivata ad individuare nel 2024 la data entro la quale si potrebbe spegnere l’inceneritore. Cioè, è stato chiarito che servirà uno studio di sostenibilità finanziario/industriale, ma per individuare una data vuol dire che certe analisi Lgh spa le ha già fatte. Ecco, mi piacerebbe venirne a conoscenza, così come sarei curioso di conoscere il tonnellaggio dei rifiuti delle altre regioni che viene bruciato dall’inceneritore , anche in rapporto al totale conferito.

Per effetto dello ‘Sblocca Itali a’, l’inceneritore toglie le castagne del fuoco agli inconcludenti amministratori delle altre regioni che non hanno saputo dotarsi di un’efficace sistema di gestione dei rifiuti, e a me questo non va bene! Altro che referendum consultivo su una - tutta da verificare - maggiore autonomia fiscale (cioè più soldi in mano alla Regione Lombardia: c’è da stare tranquilli? Come sono finite le numerose indagini su diversi soggetti del Consiglio Regionale?), mi sarebbe piaciuto assistere ad un impuntamento su una sbilenca politica di gestione dei rifiuti.

Luciano Losi ( Cremona )

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