Egregio direttore, come già scrissi 4 anni fa e ribadito sul suo stimato quotidiano, sino a quando non si farà u n’indagine epidemiologica (vedi l’Ilva di Taranto), sollecitata dal sottoscritto al sindaco di Cremona e a quello di Bonemerse in aggiunta alla richieste dei 5 Stelle di Cremona e della minoranza di Bonemerse, per intraprendere tale iniziativa affidando l’incarico all’Ats, e sottoposto al vaglio di un pool di esperti privati, ricordo ai lettori che a tutt’ogg i non è dato a sapere, cosa hanno intenzione di fare Cremona, Bonemerse ed aggiungerei Bosco ex parmigiano anch’esso interessato nell’ambito di ricaduta degli inquinanti provenienti dall’inceneritore di Cremona.
Senza tale indagine, continueremo a disconoscere le fonti precise dell’inquinamento ed il loro impatto sulla salute, le autorità ci racconteranno che la causa è da imputare sia al traffico veicolare , alla stagnazione dei venti nella pianura padana, al riscaldamento domestico, alle industrie in generale e pertanto semplificando all’italiana la causa sarà difficile da identificare e pertanto alla fine non riusciremo a minimizzare l’impatto dell’inquinamento in quanto le attuali misure per contenerlo sono inefficaci vedi esempio le limitazioni del traffico, mirato ad escludere le macchine euro 1 euro 2 euro 3 dalle aree Ztl, ma che nella realtà sono di difficile attuazione, nel frattempo i tumori continueranno a mietere vittime e alla fine, non essendoci conoscenze scientifiche avvalorate o ridimensionati i timori dei cittadini, dall’indagine epidemiologica, nell’opinione pubblica regnerà disinformazione diffusa a scapito naturalmente dei familiari e parenti delle vittime dei tumori.
Elia Sciacca (Cremona)