Di seguito il testo della poesia "Calipso" con cui Montuori ha vinto il primo premio del concorso "IL LITORALE" di Marina Massa . Complimenti all’amico Vincenzo red/welcr
(Sulla fronte se ti soffio
l'inverno di papaveri
assaggiati l'oblio
della mia carne dolce.
T'innalzero' di baci
una cortina in cuore,
ogni giorno apprestandoti
una blandizie differente;
con un filo di seta
ti sigillero' le ciglia,
che tu non veda l'urlo
degli anni sul mio viso.
Tra le scatole, l'incavo
che tu carezzerai
avrà l'arrendevolezza
d'una matura pesca.
E tu l'inganno accetta,
e godi dell'immota
fulgidita' del marmo)
Non parlarmi,no, dell'incantamento
della pietra che effigi vane eleva,
sorde ad ogni spiracolo di vita.
S' infittisca agli zigomi la trama
del dolore, e diventino le mani
rilevato reticolo di vene,
la contrattura del viso si trasformi
in una maschera che vi aderisca:
sentirò, allora, di esser tornato a casa.
E lodero' i solchi che hanno arato
il ventre alla mia donna, le labbra infanti
che hanno disfiorato il seno, lo sguardo
di cerbiatta che anni di solitudine
hanno spento. Li lodero', ché il tempo
e' il mio padrone e ogni frutto gusto
del mio giardino come se fosse l'ultimo,
per lui, infine, amo, dubito, dispero.
Tieniti la tua inane infinitudine,
e lasciami il rovello della memoria
che sia il companatico amaro e vero
con cui mandare giù questa mia vita.
Vincenzo Montuori (Cremona)