Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 14.33

MATTARELLA ALL’ALTARE DELLA PATRIA E AL QUADRARO

| Scritto da Redazione
MATTARELLA ALL’ALTARE DELLA PATRIA E AL QUADRARO

In occasione del 76° anniversario della Liberazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto oggi, 25 aprile, una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto, alla presenza dei Presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi e del Presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio.

Al termine della cerimonia, il Capo dello Stato si è recato al Parco 17 aprile 1944 dove ha deposto una corona d’alloro sul monumento che ricorda le vittime del rastrellamento del Quadraro.

Il 17 aprile 2004, il Municipio X di Roma, nel cui territorio ricade il Quadraro, è stato insignito della Medaglia d'Oro al Valor Civile.

“Centro dei più attivi e organizzati dell'antifascismo, il quartiere Quadraro fu teatro del più feroce rastrellamento da parte delle truppe naziste. L'operazione, scattata all'alba del 17 aprile 1944 e diretta personalmente dal maggiore Kappler, si concluse con la deportazione in Germania di circa un migliaio di uomini, tra i 18 e i 60 anni, costretti a lavorare nelle fabbriche in condizioni disumane. Molti di essi vennero uccisi nei campi di sterminio, altri, fuggiti per unirsi alle formazioni partigiane, caddero in combattimento. Fulgida testimonianza di resistenza all'oppressore ed ammirevole esempio di coraggio, di solidarietà e di amor patrio”.

Il Presidente Mattarella ha inoltre inviato oggi un messaggio alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, in cui osserva che “Il difficile momento che stiamo vivendo limita le modalità di celebrazione ma desidero con uguale intensità, in questo 25 aprile, Festa della libertà di tutti gli italiani, ricordare il sacrificio di migliaia di connazionali che hanno lottato nelle fila della Resistenza e combattuto nelle truppe del Corpo Italiano di Liberazione, di quanti furono deportati, internati, sterminati nei campi di concentramento e delle donne e degli uomini di ogni ceto ed estrazione che non hanno fatto mancare il loro sostegno, pagando spesso duramente la loro scelta.

Rinascita, unità, coesione, riconciliazione nella nuova Costituzione repubblicana, furono i sentimenti che guidarono la ricostruzione nel dopoguerra e che ci guidano oggi verso il superamento della crisi determinata dalla pandemia che, oltre a colpirci con la perdita di tanti affetti, mette a dura prova la vita economica e sociale del Paese.

Ora più che mai è necessario rimanere uniti in uno sforzo congiunto che ci permetta di rendere sempre più forti e riaffermare i valori e gli ideali che sono alla base del nostro vivere civile, quel filo conduttore che, dal Risorgimento alla Resistenza, ha portato alla rinascita dell’Italia.

Nell’onorare il ricordo di quanti sono stati protagonisti della conquista della libertà e della democrazia, rivolgo ai rappresentanti delle Forze Armate, delle Associazioni Combattentistiche, d’Arma e Partigiane, il saluto di tutti gli italiani, riconoscenti per l’instancabile opera volta a mantenere vivi gli ideali di abnegazione, spirito di sacrificio e democrazia simboleggiati dal Tricolore”.(aise) 

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