Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 17.42

Meloni: ''Il governo fa ingrassare solo gli scafisti. Blocco navale subito''

In una intervista a ''La verità'', la leader di Fratelli d'Italia parla degli sbarchi in aumento.

| Scritto da Redazione
Meloni: ''Il governo fa ingrassare solo gli scafisti. Blocco navale subito''

In una intervista pubblicata questa mattina da La verità, Giorgia Meloni attacca il governo e critica il decreto Agosto, considerato insufficiente per far fronte alla crisi economica innescata dall'emergenza coronavirus, inoltre torna su uno dei suoi temi preferiti, quello degli sbarchi, chiedendo, come sempre, il blocco navale:

"È l'unico modo per fermare le partenze, soprattutto dopo la sanatoria del ministro Bellanova. L'avevamo previsto: si sono moltiplicati gli sbarchi. Il messaggio è il seguente: venite in Italia, vi manteniamo, vi regolarizziamo, vi daremo la cittadinanza. In pratica l'unico settore sostenuto dal governo è la filiera degli scafisti"

Quando le viene chiesto se pensa che l'Europa possa accettare un blocco navale, Meloni risponde:

"Troverebbe più favore rispetto all'alternativa, che è quella di redistribuire i migranti nei diversi Paesi. Tra l'altro proprio l'Europa ci sta chiedendo di procedere con i centri sorvegliati, dove trattenere i clandestini per 18 mesi mentre si valuta la richiesta di protezione. È l'Europa a dirci che i migranti sono clandestini fino a prova contraria, chiaro? Nella civilissima Germania questi centri esistono già: perché in Italia non si può fare?"

E a questa domanda si dà una risposta da sola:

"Non hanno reali intenzioni di gestire i flussi, ma sono preda di una furia immigrazionista. C'è un disegno della grande speculazione finanziaria, che gioca sulla pelle dei disperati per rivedere al ribasso i diritti dei lavoratori. E la sinistra è il braccio armato di questo disegno dei poteri forti. Abbiamo rincorso gente sulle spiagge per il rischio contagio, e se i clandestini violano confini e quarantene, i droni spariscono. Non è surreale?"

Giorgia Meloni commenta poi la minaccia del governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia, di non accettare alleanza con Fratelli d'Italia nella sua regione se prima non sottoscrivono il piano sull'autonomia. Meloni spiega:

"Fin dai tempi della devolution abbiamo sempre accettato quel principio. Fratelli d'Italia ha una parola sola, e ho dato la mia disponibilità. Ma se inquadriamo la questione a livello nazionale, nei patti debbono essere presenti le battaglie di ogni partito. E quindi sul piano nazionale l'autonomia deve essere accompagnata anche da una battaglia simbolo di Mdi, come ad esempio il presidenzialismo, che per noi è fondamentale. Siamo un'alleanza alla pari, dunque ci si siede e si trova una sintesi. Non c'è qualcuno che detta le regole e qualcun altro che esegue"

Sul fatto che Fratelli d'Italia dai sondaggi risulta al 15%, Meloni commenta:

"Sento il peso della responsabilità. E in effetti ho sempre paura, magari che possano inventarsi qualche indagine contro di me. Quello che ho visto accadere a Salvini è la fine dello Stato di diritto. Con un salto di qualità. In Italia nessun ministro potrà fare qualcosa che non piace alla sinistra: anche se sono i cittadini a pretenderlo. In quale Paese, dopo la pubblicazione delle intercettazioni di Palamara, certi procedimenti sarebbero andati avanti? Anche dal Presidente della Repubblica mi aspettavo qualche parola in più"

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