Sabato, 20 aprile 2024 - ore 11.06

MILANO - ON.MAMMI' (M5S) ‘ASCOLTARE I LAVORATORI CHE HANNO AVUTO CORAGGIO PER COLMARE IL CORAGGIO MANCATO ALLA LOMBARDIA

Questa mattina Cgil, Cisl e Uil Lombardia, con le Federazioni che rappresentano i pensionati e tutti i lavoratori che a diverso titolo operano nel sistema sanitario e sociosanitario, hanno iniziato, sotto il Palazzo della Regione Lombardia, il primo di tre momenti di presidio.

| Scritto da Redazione
MILANO - ON.MAMMI' (M5S) ‘ASCOLTARE I LAVORATORI CHE HANNO AVUTO CORAGGIO PER COLMARE IL CORAGGIO MANCATO ALLA LOMBARDIA

MILANO - ON.MAMMI' (M5S) ‘ASCOLTARE I LAVORATORI CHE HANNO AVUTO CORAGGIO PER COLMARE IL CORAGGIO MANCATO ALLA LOMBARDIA’

Questa mattina Cgil, Cisl e Uil Lombardia, con le Federazioni che rappresentano i pensionati e tutti i lavoratori che a diverso titolo operano nel sistema sanitario e sociosanitario, hanno iniziato, sotto il Palazzo della Regione Lombardia, il primo di tre momenti di presidio.

La protesta chiede di riavvicinare il Servizio sanitario regionale al bisogno di salute dei cittadini e per farlo è necessario un confronto serio che rilanci la sanità pubblica e la medicina del territorio.  L'Onorevole pentastellato, Stefania Mammì, dichiara: "Quello che è accaduto nelle RSA è una pagina drammatica da rivendicare, per le mancate tutele verso i ricoverati e verso gli operatori.

 Ci vogliono maggiori tutele per il personale medico e sanitario, ora la Regione Lombardia deve colmare il mancato coraggio che ha dimostrato nella gestione dei momenti cruciali della pandemia.  Tanto è stato fatto dai lavoratori del settore che hanno affrontato con capacità, coraggio e spirito di dedizione i momenti più difficili dell'emergenza Covid. A loro dobbiamo davvero tanto e quindi ascoltarli è solo il minimo che la Giunta Fontana potrà fare. Mi auguro che almeno la necessità di rivedere la Legge regionale n.23, giunta alla sua scadenza del periodo sperimentale quinquennale, possa essere obiettiva e lucida perché è stato dimostrato dai fatti il fallimento del modello organizzativo articolato in ASST e ATS, che tra l'altro contrasta con l'assetto nazionale del servizio sanitario e ha profondamente danneggiato la nostra regione", conclude l'On. Mammì.

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