Il M5S ha sconfessato molte delle sue promesse elettorali | Elia Sciacca (Cremona)
Giorni fa Davide Casaleggio è stato chiaro. In merito sulla regola dei due mandati, nel momento in cui ci sono queste regole facciamo in modo che vengano rispettate, per il Movimento 5 Stelle la regola dei due mandati e poi a casa è sempre stata un segno distintivo, la vera differenza rispetto a tutti gli altri.
Egregio direttore, il Movimento 5 Stelle, in caduta libera, ha sconfessato molte delle promesse elettorali, vedi TAV,TAP, ILVA, Atlantia, la regola dei due mandati, gli F35, i voti di fiducia, i condoni, che hanno premiato i furbi chiamandoli persone in difficoltà, il salvataggio delle banche che non differisce in niente da ciò che fece il PD (addirittura riprendendo le stesse parole nei decreti), vorrei ricordare che a Taranto si ricordano bene come i rappresentanti del Movimento promettevano una decisa e veloce chiusura dell'ILVA che invece rimane lì come se nulla fosse, il cambiamento fantozziano di posizione su Atlantia prima criminalizzata, con i Benetton, e successivamente divenuti partner per il salvataggio di Alitalia.
Il reddito di cittadinanza e la regola dei due mandati che hanno fatto prendere moltissimi voti, inizia piano piano a sgretolarsi, modificando le altisonanti promesse elettorali , vedi la farsa del nuovo mandato zero, che tradotto significa che il primo mandato non è mai esistito, e pertanto, si possono fare tre mandati idea fasulla ma che è passata e fagocitata dagli attivisti come se nulla fosse. C'era il pugno duro contro quelli che avevano truccato i rimborsi e invece in molti sono ancora lì.
Ma ora che il secondo mandato sta per arrivare a scadenza per molti il nodo rischia di diventare scorsoio. Perché in ballo ci sono quasi tutti i big del movimento.
Tra le eccezioni, spicca un nome: Alessandro Di Battista, non si è candidato, preferendo girare il mondo, sembrerebbe a spese del fatto quotidiano, pertanto molti scranni dorati, sono a rischio per molti big del movimento, dalle due sindache, Virginia Raggi a Roma e Chiara Appendino a Torino, infatti la tagliola del doppio mandato rischia ora di sbarrare la strada verso la ricandidatura, anche per i leader storici del Movimento 5 Stelle, l'attuale ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, le parlamentari Paola Taverna e Carla Ruocco, l’ex ministro Danilo Toninelli, l’attuale ministro alla Giustizia Alfonso Bonafede.
La tagliola è pronta a scattare, infine, sulla testa del reggente del Movimento, Vito Crimi, proprio questo lungo elenco di nomi di spessore spinge i più maliziosi a pensare che alla fine, in qualche modo, una scappatoia verrà escogitata. Il rischio, altrimenti, è l’azzeramento. Ma vedrete che interverranno per modifiche allo statuto per evitare centinaia di disoccupati grillini, gli attivisti e gli elettori dei cinque stelle ingioieranno l'ennesimo rospo, ma alla fine come consuetudine Italica tutti vivranno felici e contenti
Elia Sciacca (Cremona)
15 giugno 2020