Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 11.02

Milesi (IDV) sulla rete ferroviaria cremonese

| Scritto da Redazione
Milesi (IDV) sulla rete ferroviaria cremonese

“La rete ferroviaria cremonese – ha dichiarato il capogruppo IDV, Clara Rita Milesi – presenta ancora troppe criticità e limiti strutturali che impediscono l’adeguato sviluppo della circolazione di pendolari e merci, oltre a penalizzare fortemente un piano di trasporto strategicamente ecosostenibile“.
“La città di Cremona inoltre, per la sua posizione geografica, potrebbe e dovrebbe rivestire un ruolo diverso nella rete ferroviaria regionale. Le opere necessarie al potenziamento delle infrastrutture ferroviarie, richiedono un impegno sinergico delle Istituzioni e per questo mi auguro che la Provincia rivesta un ruolo propulsivo verso Regione Lombardia e Ministero delle Infrastrutture”.

“Finanziare e potenziare le linee ferroviarie del nodo di Cremona, in particolare la linea Milano - Cremona – Mantova, anche in funzione dell'Expo 2015, faciliterebbe in modo adeguato il collegamento tra il capoluogo lombardo e due tra le più suggestive città d'arte della regione.
Il raddoppio della sola tratta Cremona – Cavatigozzi, può essere considerato un primo passo, ma non è certo la soluzione a tutti i problemi della linea MI – MN. Per le linee Cremona - Treviglio e Cremona – Brescia, invece, sarebbe opportuno un ammodernamento e il raddoppio delle linee, per gradi, come ad esempio Cremona –Olmeneta,  almeno nelle singole tratte di maggior interesse e fruizione come ad esempio Crema- Treviglio”.
------------------------
Testo della mozione
Al  Sig.Presidente del Consiglio
Al Sig. Presidente                                      All'Assessore competente

OGGETTO:Mozione d'indirizzo -"L'inaguadezza  del servizio ferroviario lombardo - La Provincia di Cremona  non è la Cenerentola della Lombardia "
CLARA RITA MILESI IdV

PREMESSO CHE la rete ferroviaria  di Regione Lombardia presenta diverse criticità, risulta inadeguata allo sviluppo della Lombardia e presenta gravi limiti di capacità, in particolare per quanto riguarda il nodo di Cremona;
considerato che la città di Cremona potrebbe rivestire un ruolo importante nella rete ferroviaria regionale, in quanto essa è "centrale" per diverse linee (vedi allegato);
Cremona si trova infatti al centro rispetto a due assi ferroviari:
1.ovest-est, la linea MI-VE;
2.nord-sud, la linea MI – BO – FI - RM - NA;
ma purtroppo è collegata ad essi da infrastrutture ferroviarie inadeguate in quanto tutte a semplice binario.Analizzando nello specifico:

1)MN-CR-MI
E‘ la linea più sfruttata  dai  pendolari cremonesi.
Nel tratto tra MN e Codogno si ha un binario unico che obbliga i treni ad incrociare
-L'incrocio in termine ferroviario è un elemento fortemente vincolante (non solo perché riduce la capacità di una linea) sopratutto in casi di:
•ritardi di un treno: esso scatena ritardi a catena anche per treni che seguono ed incrocianti in senso opposto;
•guasto all’infrastruttura ferroviaria (deviatoi, rete elettrica, …);
•guasto in  linea di un treno con conseguente blocco dell’intera tratta di linea.
considerato che al binario unico è associata (vista la vetustà) la presenza di numerosi passaggi a livello (PL), i quali molto spesso si guastano per vari motivi:
•problemi sistema meccanico delle sbarre;
•abbattimento delle sbarre da parte di autoveicoli, ecc;
considerato che entrambi i tipi di guasto (eliminabili con l'eliminazione progressiva dei PL per dei sottopassi), causano quotidianamente enormi e costanti ritardi a catena;

considerato che nel tratto Codogno MI la linea è a doppio binario in quanto si ha l'innesto sulla linea MI-BO (non AV).
I problemi che i pendolari di questa linea affrontano sono:
•ritardi che si originano prevalentemente (per le ragioni esposte) nel tratto Codogno-MN;
•scarsa pulizia dei convogli che però sono di recente fabbricazione, cioè i treni a 2 piani detti "Vivalto";
•numero insufficiente di vetture ad ospitare in condizioni dignitose i passeggeri, o meglio spesso presenti in numero adatto, ma alcune chiuse a causa di :
•riscaldamenti guasti;
•mancanza del numero minimo di personale di Trenitalia le Nord (TLN);

2)La linea CR-Crema -Treviglio -MI
è una seconda via per Mi (da CR) che tuttavia non è molto utilizzata a causa del maggior tempo di percorrenza rispetto alla Codogno (1h40min circa contro 1h pur  essendoci più  o meno lo stesso chilometraggio).
La causa della maggior lentezza è dovuta al fatto che da Cremona  fino a Treviglio (passando per Crema) si ha una linea a semplice binario, dunque con Passaggi a Livello e per questa ragione anche le ferrovie su questa linea non hanno mai istituito (a differenza della MN-CR-MI) treni diretti da Cr a MI (via Treviglio) se non ad eccezione di alcune ore:
•mattino presto (5-6.00) da Cremona;
•tardo pomeriggio (dalle 17.00 da MI in poi);
in tutte le altre ore (centrali della giornata) il servizio è così eseguito:
•da Cremona  a Treviglio-treno regionale con fermata in tutte le stazioni (compresa Crema che è il centro più importante della linea dopo Cremona);
•cambio treno
•da Treviglio a Milano: treni suburbani con fermate in tutte le stazioni e arrivano nelle stazioni ferroviarie di Milano Passante (e poi proseguono per Varese);
•Treni Regionali veloci provenienti da BS o VR e diretti nella stazione di MI Lambrate o centrale.

Considerato che Crema è dotata anche di un collegamento con autobus con MI (metrò M3)  (gestito da Adda Trasporti) il quale tuttavia (in misura maggiore che il treno) è soggetto a ritardi dovuti :
•al traffico (attualmente incrementato causa lavori raddoppio Paullese);
•incidenti;
Sul tratto ferroviario CR-Treviglio è in servizio un cadenzamento orario (1 treno/ora), così come sulla linea Treviglio-BG (in cui nelle ore di punta anche 1 treno ogni 30'9, mentre il servizio suburbano per MI (passante)-Varese il cadenzamento è ogni 30';
I problemi della Cremona Treviglio sono :
•Binario unico;
•presenza passaggia a livello: che implicano ritardi in caso di inconvenienti;
•tempi di percorrenza elevati a causa delle numerose fermate;
Treviglio, in vista della futura estensione del quadruplicamento della MI – Treviglio fino a BS diverrà un collegamento per Brescia ancora più efficiente consentendo così di avere:
•linea storica che passa in tutti i paesi (servizi locali);
•linea ad "alta velocità" esterna dedicata ai servizi a medio e lungo raggio.
Tale linea rientra nel progetto del corridoio Europeo "5" Lisbona – Kiev.

Allo stato attuale Treviglio è una sorta di "tappo" in cui i treni a media percorrenza provenienti da Mi e diretti a VR sono spesso costretti a fermarsi per lasciare transitare la lunga percorrenza per VE.
3) La LINEA CR-BS è una linea a binario unico con le già citate criticità, il servizio prevede anche qui il "cadenzamento orario" con una percorrenza di circa 60 min, per una tratta di 50 km: tempo elevato causa fermate in tutte le stazione;
come si evince dalla carta allegata le linee :
•CR-Treviglio
•CR-BS
hanno in comune il tratto CR-Olmeneta a semplice binario, ciò costituisce una forte criticità, tale tratta (discretamente lunga circa 10Km è dotata di unsolo posto di incrocio (a metà = KM 5 da CR)
 e un ritardo di un treno su una sola di queste 2 linee si ripercuote anche sull'altra:
Per questa ragione è auspicabile in prima istanza almeno il raddoppio del tratto CR-Olmeneta
come 1° passo.
Non va dimenticato che che, per buona parte,  lo stato delle "NOSTRE" linee c'è costato il cosidetto "pendolino"(EUROSTAR-ES) BG-RM.
Infatti tale treno si effettua ancora ma non passa più per Cremona (cioè non fa più il giro BG-BS-CR-FIDENzA-BO) bensì da BS prosegue per VR, da qui percorre la nuova linea raddoppiata VR-BO (la cui ultimazione del raddoppio è stata "spinta" dopo il tragico incidente ferroviario Rio di Crevalcòre) e fino a RM, per un viaggio tutto su linee a doppio binario veloci e dotate di un’infrastruttura adatta per l’esercizio con materiale ES.
4)linea CR-PC e CR FIDENZA:
anch'esse a semplice binario e speculari all caso CR-BS CR-Treviglio, in quanto hanno in comune il tratto CR -Castelvetro Piacentino .
la CR-PC è di recente elettrificazione; entrambe le linee potrebbero essere in caso di raddoppio una interessante via di traffico merci provenienti ad esempio dai porti di GE-SP e Livorno e diretto verso il Nord (asse VE-Brennero) o Est (Venezia-Trieste) passando per Cremona – MN- VR ed evitando il già congestionato nodo di Milano.
Ma la criticità maggiore che colpisce i cremonesi per quel che riguarda la tratta  PC – CR è la sospensione totale  del servizio la domenica e per tutto il mese di Agosto, costringendo l’utenza a raggiungere PC in auto.
5)la linea Cremona -Codogno-Pavia
per quel che riguarda le criticità del tratto Cr -Codogno sono state già esplicitate;
da Codogno poi per un breve tratto, fino a Casalpusterlengo, la linea è in comune con la Bo-MI, per poi deviare a sx ed arrivare fino a Pavia.
Il tratto Casalpusterlengo-Pavia è a semplice binario e privo di elettrificazione, il che implica la possibilità di utilizzare solo mezzi a trazione diesel su tale tratta.
Il servizio per i viaggiatori è così composto:
•Cremona-Codogno;
cambio treno
•Codogno -Pavia
non è presente a tutte le ore, in quanto concentrato negli orari degli studenti i mezzi diesel in servizio sono antiquati, molto più rispetto a quelli delle altre linee "cremonesi" elettrificate, il servizio da codogno e Pavia è lento perchè anche qui si effettuano fermate in tutte le piccolissime stazioni presenti sulla linea.
6)la linea Bs -PR:
anch'essa a binario unico e non elettrificata come la Casalpusterlengo - Pavia;essa ha un parco mezzi antiquato e a trazione diesel. La linea presenta una notevole lunghezza (92 Km),con tempi di percorrenza elevati anche a causa delle numerose fermate.
Su di essa vi è la cittadina capoluogo del "casalasco" Casalmaggiore, collegata in maniera pessima al resto della provincia Cremonese anche causa dello scarso numero di corse presenti su tale linea.
Risulta perciò necessario raggiungere con altri mezzi Piadena o la stessa Cremona.
In conclusione:
Cremona è una provincia che ha i suoi 3 centri principali (CR-Crema-Casalmaggiore) non ben collegati e mal collegata agli assi ferroviari principali italiani.
Solo una visione lungimirante sarebbe in grado di assicurare al territorio tutto un adeguato collegamento col resto della regione ma non solo per far ciò è necessario dotarsi di infrastrutture adeguate;
•tempi certi
•esigenze di mobilità di persone e merci adeguati ai giorni nostri;
Nell'ottica della sostenibilità ambientale è auspicabile un aumento trasporto "su ferro" delle merci, ma da conciliarsi col resto del trasporto è necessario dotarsi di infrastrutture adeguate.
La Provincia di Cremona ne è sprovvista e se non vuole rimanere isolata dal resto della rete è necessario correre presto a ripari.
E necessario che venga iscritto urgentemente nell'agenda politica regionale e cremonese  la discussione  per il potenziamento ferroviario;
e per questo è necessario istituire al più presto un tavolo tecnico-politico provinciale, anche con le province limitrofe, che possa affrontare tale tematica aperta ad un confronto con i portatori d'interesse locali.
Considerate le problematiche riscontrate da anni dai pendolari del territorio cremonese;
Alla luce di quanto sopra
si chiede
al Sig. Presidente, in un'ottica di sostenibilità ambientale, di coivolgere l'intero Consiglio al fine di sollecitare concretamente la Regione Lombardia a finanziare e potenziare le linee ferroviarie intersecanti il nodo di Cremona, in particolare la linea Milano-CR- MN anche in funzione dell'Expo 2015; tale potenziamento della linea faciliterebbe in modo adeguato il collegamento tra città d'arte: Milano, Cremona, Mantova, in quanto il raddoppio della sola tratta Cremona – Cavatigozzi può essere considerato solo un primo passo, ma non la risoluzione di tutti i problemi della linea MI – MN.

Il raddoppio della tratta Cremona –Olmeneta, come primo passo importante verso un ammodernamento delle linee Cremona - Treviglio e Cremona – Brescia che le porterebbe ad un raddoppio realizzabile per tappe per mezzo di raddoppi di singole tratte di maggior interesse e fruizione come ad esempio Crema- Treviglio;

la progressiva eliminazione su tutte le linee dei PL, in accordo con Rete Ferroviaria Italiana (RFI), al fine aumentare la sicurezza di marcia sia dei convogli ferroviari, sia degli utenti della strada e riducendo al tempo stesso i disagi per i pendolari causati dai ritardi dovuti a guasti dei suddetti.


Cremona 17.02.2011                                     Clara Rita Milesi                                       Capogruppo IDV


 

2179 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria